A Portopalo di Capo Passero si vivono ore concitate per quanto riguarda la situazione politico-amministrativa. Dopo la presentazione della mozione di sfiducia e il relativo protocollo con ben 12 consiglieri firmatari su 15, il presidente del consiglio Loredana Baldo, dopo la riunione con i capigruppo in aula consiliare ha convocato l’Aula per domani (16 marzo) dove all’ordine del giorno verrà trattata la mozione di sfiducia al sindaco Giuseppe Mirarchi. Una battaglia politica iniziata un anno fa proprio con quella crisi di maggioranza che ha visto protagonista il Movimento politico, “Progetto Comune”. Oltre alla crisi di maggioranza l’opposizione, da sempre avversa all’amministrazione Mirarchi, ha pressato ed ottenuto quello che molti aspettavano da tempo: la mozione di sfiducia a quel sindaco “reo di non aver saputo rendere compatto l’asse politico all’interno dell’aula consiliare, reo di non aver saputo amministrare, indebitando l’ente”, secondo le voci più autorevoli dell’opposizione e lavorando “solo ed esclusivamente per perdere importanti finanziamenti regionali e non per ottenerli.”
L’ex assessora Ornella Burgaretta difende l’operato del primo cittadino. “Con Mirarchi abbiamo fatto importanti passi avanti per ridare dignità al nostro paese-ha affermato l’esponente politico – a cominciare dal campo sportivo, da tempo incompiuto e poi ci tengo a precisare che i firmatari della mozione di sfiducia sono i colleghi ex assessori e qui – scusate – se non siamo al paradosso, poco ci manca. In via definitiva io non firmerò comunque questa mozione di sfiducia in aula consiliare”.
“C’è solo la politica che si attorciglia su se stessa, non preoccupandosi più dei cittadini e delle loro reali necessità – queste le affermazioni di Mirarchi che punta il dito contro gli oppositori – non c’è nessun progetto politico”. La parola adesso tocca all’Aula.
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