In una Sicilia messa in ginocchio dagli ultimi avvenimenti, tra incendi devastanti, aeroporti chiusi e statistiche che prevedono già un massiccio spostamento del flusso turistico verso il nord Europa a scapito soprattutto delle Isole e del sud Italia, c’è chi non getta la spugna, si rimbocca le maniche e cerca soluzioni per portare avanti progetti, eventi e attività che contribuiscono ad avere ricadute positive in termini economici e di visibilità per la nostra terra. Tra questi Litoranea Festival, che ogni anno rende l’Isola di Portopalo di Capo Passero e tutto il territorio circostante un polo attrattivo non solo per gli amanti degli eventi musicali, che arrivano persino dalla parte opposta dell’Italia per la serata con “quel dj imperdibile”, ma anche per i turisti alla scoperta delle tradizioni, dei sapori e delle persone del posto e per chi ha a cuore la sostenibilità, da sempre tra i temi portanti di Litoranea. Per cinque giorni – dal 2 al 6 agosto – sarà la musica di Gabbs, Recipes, Niz, Afriqua, Julian Anthony, Sedef Adasi, Mr. Leo, Mirko Felicioli, Flo Massè, DPR, Funky Showcase, Della Palma, Riccardo Prosperi, Alexander Robotnick, Paramida, Bugsy, DJLMP, Massai b2b Lamalice, Dj Tree, Dirty Love, Satoshi Tomiie, Evan Baggs b2b Nicolas Lutz, Funky Therapy, Jod, Panorama, Marco Selvaggio, Marco Buscema, Mosto muto, Niki, Buena Vibra, My Friend Dario, Disco Hill e Popa a far da colonna sonora tra eventi in spiaggia e after party. Ma Litoranea ha la pretesa di andare oltre, mettendo nel grande contenitore della manifestazione sport – yoga e sup experience, realizzate in collaborazione con diverse Aziende locali – due talk – “Incontri territoriali” con Fermento Urbano, Whole e Arturo Di Bella, docente dell’Università degli Studi di Catania, in programma, stasera, alle 19.30 alla Terrazza dei due mari, e “Fil Urban Talk” con SiciliaInnova su rigenerazione urbana e inclusione sociale, ospitato alla Tenuta Barone Sergio il 4 agosto alle 19.30. Un progetto ambizioso realizzato grazie alle energie inesauribili di giovani siciliani che non si arrendono e vogliono dare risposte concrete ai coetanei, agli artisti, alle istituzioni, e al supporto di alcuni partner – tra cui il Comune di Portopalo e Radicepura Garden Festival che ha messo a disposizione piante autoctone da utilizzare prima per gli allestimenti delle venues e poi donate al Comune di Portopalo per creare aree verdi di cui potrà beneficiare la comunità locale – che hanno scelto di scommettere su un Festival che, anno dopo anno, si radica sempre di più sul territorio, fungendo da cassa di risonanza e attirando stakeholder che vogliono investire su questa magica Isola a metà tra lo Ionio e il Mediterraneo. Navigazione articoli Pesca, scatta il fermo biologico per un mese. Regione: “Garantire l’equilibrio delle risorse“ Portopalo di Capo Passero, ritorna la leggenda “Colapesce“: Stefano Gianino nuovo protagonista