L’Italia si prepara ad affrontare un’ondata di calore senza precedenti, con previsioni che indicano possibili temperature storiche per molte zone del Paese. Le prime proiezioni fanno trapelare l’avvio di una stagione da primato per l’Italia che, sulla scia degli effetti del cambiamento climatico, si prepara ad accogliere nuovamente l’anticiclone africano e, soprattutto, El Niño, con conseguenze pesanti anche nel nostro Paese. Secondo gli esperti, le temperature potrebbero toccare i 45°C in molti centri urbani. Queste non sono solo previsioni fantasiose, ma sono basate su modelli matematici validi, anche se ci sono margini di errore a causa della gravità della situazione prevista. La NOOA, l’agenzia statunitense che si occupa di dinamiche oceaniche ed atmosferiche, ha annunciato che le acque superficiali dell’Oceano Pacifico, dopo un periodo di raffreddamento, si stanno riscaldando in maniera rapida. Un’enorme quantità di calore che sarà poi ceduta all’atmosfera come già successo nel 2015, l’anno che ha segnato l’avvento di una delle estati più bollenti di sempre. Il 2016 è stato l’anno più caldo mai registrato, con temperature delle acque oceaniche che hanno superato la norma di oltre 3°C. Tuttavia, tutti gli anni dal 2015 al 2022 hanno registrato temperature elevate. Secondo Giorgio Mottironi, CSO e co-fondatore di Ener2Crowd, l’effetto combinato di un “El Niño” molto potente e del surriscaldamento terrestre alimentato da concentrazioni di gas serra ancora in costante aumento porterà a una probabilità del 60% di battere i record precedenti a giugno, del 70% a luglio e dell’80% ad agosto. Negli ultimi 50 anni, a livello globale, i disastri causati da eventi meteorologici estremi sono aumentati di cinque volte, causando oltre 2 milioni di morti e perdite per un totale di oltre 3.600 miliardi di dollari. In Italia, nell’ultimo biennio, c’è stato un aumento del 65% di grandinate, bombe d’acqua, bufere di vento e tempeste di vento alternate a ondate di calore che hanno devastato le campagne e le città da nord a sud della Penisola. Secondo i dati della Coldiretti, l’effetto dei cambiamenti climatici ha fatto perdere oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra cali della produzione agricola nazionale e danni alle strutture ed alle infrastrutture nelle campagne, con allagamenti, frane e smottamenti con pesanti ripercussioni sulle persone e sulle produzioni. Navigazione articoli Festa della Repubblica, una delegazione di sindaci siciliani alla parata dei Fori Imperiali Augusta, festeggiamenti in onore della Stella Maris: il programma delle due serate