“Non tutti i passaggi dell’iter di autorizzazione del prestito del Caravaggio di Siracusa, del successivo restauro e della realizzazione della copia fedele sono chiari. Per questo ho presentato nei giorni scorsi una interpellanza, chiedendo un intervento del Ministero dei Beni Culturali e di quello dell’Interno. Ringrazio quest’ultimo per la nota con cui ha richiamato il Mart di Rovereto a predisporre tempestivamente il rientro a Siracusa dell’opera, come da accordi. Rimangono però degli aspetti da chiarire, come ho già evidenziato nei mesi scorsi. Non è ululando alla luna che si può pensare di ottenere risultati, lasciandosi trascinare in polemiche di bassa lega che distraggono dai reali punti di una vicenda che ho seguito con attenzione e in continuo contatto con il Fec, il Ministero dell’Interno e la Prefettura di Siracusa”, così il parlamentare siracusano Paolo Ficara (M5s) interviene sulla vicenda del prestito del Seppellimento di Santa Lucia al Mart di Rovereto. “Archiviate le tensioni sul rientro del dipinto a Siracusa, ho chiesto agli organi competenti di verificare il corretto svolgimento delle procedure di prestito da parte del Fec ed in particolare se sia stato rispettato il quadro normativo di riferimento. Nel rilascio dell’autorizzazione al prestito sono stati coinvolti tutti gli attori della vicenda? E la documentazione è completa?”, si domanda Paolo Ficara. Negli ultimi mesi ha richiesto e visionato (“non senza difficoltà”) i documenti dei vari passaggi relativi all’operazione Caravaggio. “Le schede preventive, le comunicazioni spesso ex post come nel caso del restauro o della realizzazione di una copia, sembrano generiche e non in linea con la rigorosità che deve invece essere alla base di un corretto rapporto tra istituzioni e parti del territorio nazionale” conclude il parlamentare siracusano del Movimento 5 Stelle. Navigazione articoli SIRACUSA. CONTROLLO DEL TERRITORIO, DENUNCIATE DALLA POLIZIA DI STATO DUE PERSONE E SEGNALATO UN GIOVANE On. Rossana Cannata: “Il 29 dicembre prevista l’apertura della Rsa di Pachino”