“La classifica sulla qualità della vita di ItaliaOggi che relega la provincia di Siracusa al penultimo posto in Italia è l’ennesimo segnale che il nostro territorio è in una fase di costante declino”. Il presidente di Confcommercio Siracusa, Elio Piscitello, lancia l’allarme sullo stato di salute della provincia dopo la pubblicazione del Rapporto sulla qualità della vita in Italia realizzato da ItaliaOggi con l’Università La Sapienza di Roma, in collaborazione con Cattolica Assicurazioni. Come indicato nel dossier, la provincia di Siracusa ha perso due posizioni rispetto al 2021 precipitando al centoseiesimo posto su 107 rispetto ad alcuni precisi indicatori: affari e lavoro, ambiente, istruzione e formazione, reddito e ricchezza, sicurezza sociale, tempo libero. “Queste classifiche troppo spesso vengono sottovalutate – dichiara Elio Piscitello –. Ritengo sia un grave errore perché si tratta invece di dossier che tracciano un quadro concreto dello stato di salute del nostro territorio e purtroppo è uno studio che conferma quanto è sotto gli occhi di tutti: la provincia ormai da diversi anni vive una fase di declino al quale bisogna porre immediatamente un freno”. Il presidente di Confcommercio Siracusa evidenzia alcuni dati allarmanti che confermano il quadro negativo emerso nel dossier sulla Qualità della vita in Italia. “Tra il 2016 e il 2021 il numero dei residenti della città di Siracusa è sceso da 122.031 a 116.447 – ha aggiunto Elio Piscitello – se il trend dovesse continuare si rischia di scendere sotto i 100 mila abitanti nel capoluogo e sotto i 350 mila euro considerando tutta la provincia con conseguenze economiche drammatiche sia per i consumi che per il PIL complessivo. Il reddito medio delle famiglie è di 18 mila euro a fronte dei 31 mila euro della media nazionale; il numero degli ultra sessantacinquenni ha superato ormai abbondantemente quello degli under 14 mentre sono sempre di più i giovani che scelgono di emigrare per cercare di costruirsi un futuro migliore in altre regioni, se non all’estero. Non sono solo freddi numeri, questo quadro è il risultato di scelte sbagliate, di assenza di programmazione, di una classe politica che deve fare di più e meglio per difendere e tutelare le famiglie, le imprese e per offrire opportunità di lavoro ai giovani evitando che vadano via impoverendo ulteriormente la nostra provincia”. Dal presidente Elio Piscitello parte un appello per invertire immediatamente la rotta. “Non c’è più tempo da perdere. La classe politica, le associazioni di categoria, i sindacati, le istituzioni devono lavorare insieme per frenare questo declino e dare una risposta forte alle famiglie in grande sofferenza. E’ tempo di fare comunità, da questa situazione si può uscire solo con azioni e risposte concrete e condivise. Confcommercio c’è ed è pronta a fare la propria parte ma bisogna attivarsi subito”. Navigazione articoli Vicenda migranti, tensione al porto di Catania: “La situazione continua a peggiorare“ Udicon a sostegno delle famiglie in difficoltà: kit scolastici donati agli studenti dell’istituto “Savio” di Pachino