“Questa mattina ho presentato istanza al presidente dell’ARS, così come previsto dalla legge, per poter esercitare il ruolo di autenticatore delle firme dei cittadini sottoscrittori dei referendum
A renderlo noto è l’On. Giovanni Cafeo, segretario della III Commissione ARS Attività Produttive.
“Il referendum sull’eutanasia in particolare riguarda la parziale abrogazione dell’art. 579 cp. – spiega l’On. Cafeo – nella parte in cui si punisce il cosiddetto <>, un reato speciale rispetto a quello di portata generale di cui all’art. 575 cp sull’omicidio, inserito nell’ordinamento per punire specificatamente l’eutanasia”.
“Si tratta di un tema etico sul quale, come le esperienze precedenti ci hanno insegnato, spesso il Parlamento non è stato in grado di intervenire – prosegue l’On. Cafeo – arroccandosi su posizioni ideologiche o peggio tergiversando e perdendo tempo, come se l’importante funzione di rappresentanti del popolo non dovesse includere una netta presa di posizione anche sui temi etici più spinosi”.
“I sei quesiti del referendum <> invece riguardano alcune innegabili storture e incongruenze che, in attesa di un’efficace riforma della giustizia, alterano i delicati equilibri dei poteri dello Stato – continua Giovanni Cafeo – ponendo proprio il Legislativo e l’Esecutivo quasi un gradino sotto se non addirittura in balia di quello Giudiziario, travisando così l’impostazione del legislatore costituente”.
“Si tratta di un referendum che ha già la quasi certezza di essere presentato, visto il sostegno potenziale di 5 consigli regionali – conclude l’On. Cafeo – ma continuerà comunque la raccolta delle firme dei cittadini che evidentemente, al di là dell’appartenenza politica, condividono con i promotori l’esistenza di un disagio che in qualche modo deve essere superato”.

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