Dopo l’incontro avvenuto nella giornata di giovedì 25 luglio, si sono delineati importanti risvolti per il rinnovo di contratto delle Forze Armate per il triennio 2022-2024. In arrivo un aumento di 100 euro in busta paga.

Su indicazione del sindacato Aspmi, infatti, si va verso un aumento di 100 euro netti per il livello di inquadramento più basso, almeno per quanto riguarda la parte fissa.

Secondo quanto riporta il quotidiano online, QdS.it, isindacati delle Forze Armate stanno lavorando con i tecnici della Funzione pubblica per fare in modo che si possa arrivare a un accordo volto a riconoscere al personale militare il recupero parziale del potere d’acquisto dopo la svalutazione causata dall’inflazione dell’ultimo triennio. Questa cifra mette d’accordo i sindacati che hanno presenziato l’incontro, salvo qualche eccezione, anche se manca ancora chiarezza sulla parte accessoria del contratto.

La percentuale di riferimento per l’aumento della parte fissa della retribuzione delle Forze Armate è definita a livello centrale dall’Aran, sulla base delle risorse a disposizione. Ogni comparto deve attenersi a quella percentuale, con la possibilità poi di salire intervenendo su altri aspetti della retribuzione, dunque sulla parte accessoria.

In particolare, la percentuale per il triennio 2022-2024 è pari al 5,89%. Tenendo, dunque, conto di tabellare e indennità pensionabile, si arriva per il livello base a un aumento di 130 euro lordi. L’aumento, dunque, della parte fissa della retribuzione delle Forze Armate partirà da una base di 100 euro netti. Questa ovviamente salirà per i livelli gerarchicamente superiori.

La Rete sindacale militare ha, inoltre, richiesto un incontro con il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, affinché possa autorizzare con la legge di Bilancio 2025 uno stanziamento ulteriore di risorse. In questo modo si potrà maggiormente intervenire su straordinari e altre indennità, dunque sulla parte accessoria, dove c’è maggiore margine di trattativa rispetto al tabellare.

L’aumento di 100 euro in busta paga per le Forze Armate non è stato accolto bene da tutti i sindacati. La cifra che ha portato alcune sigle ad abbandonare il tavolo, in quanto si aspettano un intervento maggiore, ma questo non è possibile. La maggior parte delle sigle invece è pronta ad andare avanti, per discutere su gli aspetti accessori. Inoltre, è bene precisare che non c’è da trattare solamente sull’accessorio, ma anche sulla parte normativa del contratto che vede affrontare temi molto importanti. Tra questi, la tutela della genitorialità e la possibilità di disciplinare regole chiare per il telelavoro.

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