Il Cga di Palermo ha accolto il ricorso per ottemperanza di Igm, il precedente gestore del servizio di igiene urbana a Siracusa. Il Comune è stato condannato al pagamento di 7.791.896,89 “oltre interessi al saggio legale, dalla data di pubblicazione della presente sentenza fino al soddisfo”: vale a dire che dovrà sborsare poco meno di mille euro per ogni giorno che intercorrerà dalla sentenza alla totale liquidazione. Palazzo Vermexio dovrà anche far fronte al 50% delle spettanze del commissario ad acta.
La vicenda ha inizio nel 2020, al momento del cambio del gestore attraverso la nuova gara di affidamento del servizio a Siracusa. L’Igm chiedeva il riconoscimento dell’adeguamento dei canoni di alcune attività rese negli anni dell’appalto, per una somma di poco superiore ai 10 milioni di euro (2,5 invece l’offerta del Comune).
Il commissario ad acta nominato in un alternarsi di eventi per definire la somma da liquidare – in assenza di accordo tra le parti – fissò poi l’ammontare oggi riconosciuto con dispositivo del Cga, oltre agli interessi futuri sino a compensazione.
Il giudizio promosso dall’Igm, e adesso definito dal Cga, era relativo all’ottemperanza della sentenza del 18 ottobre 2021.
Molto amareggiato alla notizia è Ferdinando Messina. Per l’esponente di Forza Italia “si poteva e si doveva evitare di arrivare a questa conclusione. C’erano i tempi ed i modi, specie nella prima fase del contenzioso quando Igm aveva aperto ad una ipotesi transattiva”. Parole che Messina aveva anche pronunciato in campagna elettorale, ricordando in divere occasioni pubbliche, quella vicenda ed il rischio che rappresentava per le casse del Comune. “Si è deciso di andare a schiantarsi contro un muro. Non comprendo questo incaponirsi dell’amministrazione Italia”, aggiunge l’esponente azzurro.

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