Sarà Agrigento la città Capitale italiana della cultura. E con Agrigento ci sarà anche l’isola di Lampedusa. L’annuncio è stato dato, ieri, nella Sala Spadolini del Ministero della cultura a Roma, alla presenza del Ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano e del presidente della Giuria, Davide Desario. Erano dieci le città finaliste: Agrigento, appunto, Aosta, Assisi (Perugia), Asti, Bagnoregio (Viterbo), Monte Sant’Angelo (Foggia), Orvieto (Terni), Pescina (L’Aquila), Roccasecca (Frosinone) e Spoleto (Perugia). «L’Italia è la superpotenza culturale perché abbiamo avuto, nella storia, la sovrapposizione di più civiltà – ha detto il ministro – nel corso di vita e carriera ho visitato molti luoghi e in ognuno ho trovato una ricchezza, un’identità. Dobbiamo essere orgogliosi delle nostre città, dei nostri comuni, del nostro territorio. La cultura, nei territori, è uno dei pilastri del nostro Paese. Ogni realtà è uno scrigno di tesori. Dall’anno prossimo avremo anche la Capitale dell’Arte Contemporanea, oltre a quelle del Libro e della Cultura». Importante anche il ruolo dell’isola di Lampedusa, citata da Sangiuliano. Il sindaco di Agrigento, Franco Miccichè era presente alla cerimonia: «Grazie a tutti. Sono estremamente emozionato ed orgoglioso per aver raggiunto questo traguardo per la mia città per lo sviluppo di economia e turismo. Oggi non ha vinto Agrigento, o la Sicilia, ma l’Italia». E sono diversi gli attestati di stima giunti per un risultato che dà lustro alla Sicilia. “Ho espresso le mie congratulazioni al sindaco di Agrigento, Franco Miccichè, e al primo cittadino di Lampedusa, Filippo Mannino, per la nomina di Agrigento come Capitale italiana della cultura – dice il presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici -. Un riconoscimento che premia nel suo progetto anche l’isola di Lampedusa, simbolo di accoglienza, e che può rappresentare un orizzonte di ulteriore riscatto per il nostro territorio. Ora più che mai possiamo dirci orgogliosi di essere siciliani”. Navigazione articoli Un salto nella Sicilia degli anni 50: «Io rivivo dal buio», nuovo libro dell’augustano Salvatore Seguenzia Floridia, gli studenti del ”Quasimodo” incontrano Andrea Franzoso, autore del libro “Ero un bullo”