C’è il rischio che il Comune di Siracusa dovrà risarcire 60.000 euro in quanto il Tar ha stabilito che la gara d’appalto per affidare la realizzazione dei nuovi impianti semaforici “intelligenti” era viziata da aspetti procedurali. Il ricorso è stato presentato dalla Swarco, altra ditta che aveva partecipato alla gara poi aggiudicata al raggruppamento temporaneo di imprese Semaforica-Stes. Dopo la pubblicazione delle motivazioni dell’accoglimento del suo ricorso, la Swarco avrà quattro mesi di tempo per chiedere sempre al Tar il risarcimento. Intanto rassicurazioni arrivano dagli uffici dell’assessorato alla Modernizzazione. “L’appalto per i nuovi semafori, che il Tar ha giudicato viziato- dichiara l’assessore Valeria Troia- non è stato assegnato da Comune ma dall’Urega. Piuttosto, con la nostra costituzione in giudizio, l’Ufficio legale è riuscito a evitare la sospensione dei lavori poiché il Tar ha riconosciuto la preminenza dell’interesse pubblico e la necessità di rispettare i tempi di consegna e di rendicontazione per evitare la perdita del finanziamento. Resta la beffa di dovere pagare noi- lamenta la Troia- per un errore commesso da altri. Dovremo risarcire una somma compresa tra i 40 e 60mila euro, che però rappresenta circa la metà dei 100mila euro che ogni anno, a partire da adesso, riusciremo a risparmiare grazie ai semafori a led”. Navigazione articoli Chiuso inspiegabilmente l’ufficio del lavoro di Cassibile. Il presidente Romano protesta Carabinieri, conferenza sulla stalking in una scuola di Avola