Ampliare e potenziare le conoscenze dei corpi idrici del territorio siciliano. Tanto quelli relativi al patrimonio fluviale, che delle acque sotterranee. Il tutto finalizzato alla redazione di un bilancio sulla quantità delle risorse disponibili per avviare un programma efficace della gestione dei sedimenti e mitigare il rischio alluvioni. L’Osservatorio permanente per gli utilizzi idrici, che permetterà di monitorare e prevedere gli eventi di siccità e gestire quelli di scarsità idrica, si è insediato nei locali dell’Autorità di bacino a Palermo. Una cabina di regia nata per volontà del presidente della Regione, Renato Schifani. La struttura L’Osservatorio per il monitoraggio idrico, finora una struttura operativa di tipo volontario e sussidiario, è stato introdotto dalla legge nazionale per il contrasto alla siccità che individua, quali organi di coordinamento, le autorità di bacino dei sette distretti idrografici italiani. Fanno parte del tavolo tecnico il segretario generale dell’Autorità di bacino, i rappresentanti della Presidenza della Regione, degli assessorati regionali dell’Energia, del Territorio, delle Infrastrutture, dell’Agricoltura, dei Beni Culturali e del dipartimento regionale della Protezione Civile. I compiti dell’Osservatorio per il monitoraggio idrico Fra i compiti dell’Osservatorio curare la raccolta, l’aggiornamento e la diffusione dei dati relativi alla disponibilità e all’uso delle risorse idriche, compresi il riuso delle acque reflue. Inoltre, monitorerà anche i trasferimenti di acqua derivanti da desalinizzazione e i fabbisogni dei vari settori d’impiego delle risorse superficiali e sotterranee. In questo modo potrà elaborare e aggiornare le informazioni che consentiranno all’Autorità di bacino della Presidenza della Regione di esprimere pareri e formulare indirizzi per la regolamentazione dei prelievi e degli usi.Il tavolo tecnico, insediato ieri, tornerà a riunirsi il prossimo 12 dicembre. Navigazione articoli Siracusa, l’istituto “Archimede” mantiene l’autonoma. L’annuncio del parlamentare Cannata Crisi delle edicole in Sicilia: in quattro anni chiuse 111 attività