Gianni Frontini, importante esponente della scena melodica partenopea è morto ieri a Siracusa. L’artista aveva 78 anni e da tempo combatteva contro una malattia. Una vita dedicata alla canzone napoletana. E’ stato interprete di tutti i grandi classici della tradizione partenopea. Artista di eccellenza del panorama musicale negli anni ’80 e ’90, era apprezzato per la sua timbrica vocale e per l’eleganza delle sue esibizioni Originario di Avola, è in quella città che comincia a muovere i primi passi da interprete. Canticchiava, si divertiva ma è evidente che dietro a quel divertimento c’è un talento. Alcuni amici lo spingono a tentare la fortuna. Partecipa alle audizioni del suo concittadino, il maestro Di Pietro, il quale lo incita ad andare avanti in un genere musicale che lo affascina sempre più. Gianni Frontini è stato l’artefice del risveglio della canzone partenopea. Era il 1978, si diceva che la canzone napoletana fosse morta dopo gli scandali del festival di Napoli, ma furono la sua passione ed il talento innato a farlo conoscere ed apprezzare in tutto il Paese. Da quel momento Gianni non smetterà più di cantare e produrre Comincia a sfornare un album all’anno. In carriera ha pubblicato una trentina di album ed è stato protagonista di diversi spettacoli del genere “sceneggiata”. Gli va riconosciuto il grande merito della coerenza: non cercò mai di assecondare le mode e i gusti del pubblico ma rimase sempre fedele alla propria storia, alla propria cultura e alle proprie scelte musicali. Anche quando lo criticavano definendolo “fuori tempo o trash”. Navigazione articoli RIVEDI L’EDIZIONE DI TELECITTA’ NEWS DEL 31 01 2018 Siracusa. “Festa della Musica 2018”: il prossimo 21 giugno torna l’evento internazionale