Gli agenti della Squadra mobile di Siracusa stanno seguendo le indagini su una presunta aggressione e minacce denunciate da due proprietari di un immobile, situato in Ortigia, che hanno deciso di cedere la loro casa. L’albergatore ed il commercialista, che hanno raccontato la loro drammatica storia, hanno già affidato la compravendita dell’appartamento ad un’agenzia immobiliare, già al lavoro per trovare degli acquirenti. Secondo la loro testimonianza, il pestaggio, ai danni di uno dei due e di un ospite spagnolo, è avvenuto la settimana scorsa, come emerge, del resto, nel referto dei medici del Pronto soccorso dell’ospedale di Siracusa, mentre l’altro titolare è stato minacciato nelle ore successive dagli aggressori: tra questi, dalla sua ricostruzione, ci sarebbe il gestore di un locale insieme ad altre persone. Ed è su questo aspetto che sono concentrate le indagini degli agenti della Squadra mobile, al comando del dirigente Gabriele Presti, al fine di identificare, uno ad uno gli autori di quel che sembra essere una spedizione punitiva. Gli inquirenti devono, inoltre, verificare se la tesi delle vittime regge, visto che, nella loro testimonianza, hanno detto che i loro guai hanno avuto inizio con la nuova gestione di un locale, a ridosso della loro proprietà, con cui non sarebbero mai riusciti a dialogare. Al centro della vicenda, i rumori provocati dalla diffusione musicale, i fumi provenienti dalla cucina dell’attività ed i tavolini disseminati su uno spazio privato. E poi c’è la questione delle autorizzazioni, quelle rilasciate dal Comune di Siracusa, sollevata dagli stessi proprietari, seguiti da un collegio difensivo composto da due avvocati. Quelle carte potrebbero finire sotto la lente di ingrandimento della stessa Squadra mobile, che sta incrociando diverse informazioni, tra cui un video girato nei giorni scorsi in Ortigia in cui ci sarebbero le immagini del violento pestaggio. Navigazione articoli SIRACUSA. CARABINIERI ARRESTANO STALKER INCENDIARIO Portopalo di Capo Passero. “Acqua salata” dai rubinetti: protestano i cittadini