“La Sicilia è un esempio storico di accoglienza. Lo è nella sua stessa identità. Non può essere lasciata sola, dobbiamo aiutarla”. È quanto affermato dal cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, ieri a Siracusa in occasione dell’apertura dell’Anno Mariano, indetto dall’arcivescovo di Siracusa, Francesco Lomanto.

Secondo l’alto prelato, l’Europa dovrebbe affrontare insieme l’emergenza umanitaria dei migranti. “L’Europa deve aiutare l’Italia o meglio dobbiamo trovare delle risposte insieme. Questa consapevolezza di non reagire all’emergenza, dopo 20 anni, non è pensabile. Dobbiamo avere una visione per il futuro. Credo che la storia della Sicilia ci aiuti a capire quanto accoglienza vuol dire scegliere il domani, chiusura vuol dire restare quello che siamo, restare vecchi”.

A margine della celebrazione nella Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime concelebrato dagli arcivescovi e dai vescovi della Sicilia, il cardinale Zuppi riferendosi all’Anno mariano ha, poi, detto: “Una bellissima iniziativa del vescovo e della Chiesa di Siracusa per un anniversario che ci aiuta a ricordare la sofferenza, a sentire la consolazione nella sofferenza e a capire il tanto dolore e le tante lacrime che abbiamo intorno a noi. Perché le lacrime siano asciugate ed anche noi possiamo aiutare Maria ad asciugare le lacrime di quei tanti che soffrono”.

Al termine della celebrazione, il card. Zuppi ha pregato con l’atto di affidamento, consacrando l’Italia, l’Europa e il mondo intero al Cuore Immacolato e Addolorato di Maria che a Siracusa, nel 1953 si è rivelato nel segno delle Lacrime.

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