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Un mese fa le bacchettate dall’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione di Raffaele Cantone, che in una corposa delibera rimarcava “rilevanti criticità” sulla gara per l’affidamento degli asili nido di Siracusa, oggi l’annullamento di quelle aggiudicazioni contestate.

Con due determine dirigenziali, il Comune aretuseo ha raccolto le indicazioni dell’Anac e annullato le aggiudicazioni definitive di due lotti della gara che affidavano la gestione degli asili nido alle cooperative Eden e Siges. Al momento dell’assegnazione le due società non erano in regola con il Durc.
Il bando risale al 2015: concluse le operazioni di gara a fine luglio di quell’anno, il 4 agosto successivo arrivava l’aggiudicazione provvisoria e a ridosso della partenza del servizio, l’affidamento “sotto riserva di legge”.

In seguito, a fronte dei due Durc negativi, il Comune di Siracusa chiedeva un parere all’Anac. Ma nel frattempo provvedeva comunque a determinare l’aggiudicazione definitiva, sostenendo la necessità di far presto vista la delicatezza del servizio. Comportamento e giustificazioni che Anac ha cassato nella sua delibera di un mese fa, inviata anche alla Procura della Repubblica di Siracusa. Che per la verità un’inchiesta sull’affidamento degli asili nido l’ha aperta già un anno fa: destinatario di avviso di conclusione indagine fu Giovanni Cafeo, esponente del Pd locale ed ex capo di gabinetto del sindaco Giancarlo Garozzo. La Procura gli contestava di aver “determinato l’aggiudicazione di un lotto dell’appalto per la gestione degli asili nido mediante promesse, collusioni e altri mezzi fraudolenti”.

L’Amministrazione comunale di Palazzo Vermexio  – ha  assicurato il sindaco Garozzo – ” alla luce della vicenda che ha condotto alla revoca di alcuni lotti tra quelli assegnati ad altrettante cooperative sociali saranno avviate le procedure di gara per l’espletamento dell’iter nel corso dell’estate. A settembre sarà tutto pronto – assicura Garozzo – e per le lavoratrici è prevista la clausola di salvaguardia, che ne garantisce l’impiego, senza alcun rischio dal punto di vista occupazionale”.

Forza Italia, attraverso il commissario provinciale Edy Bandiera, chiede invece “ l’assunzione diretta delle lavoratrici ”, provvedimento con cui ritiene che “ il Comune risparmierebbe, eliminando l’intermediazione delle cooperative e le frequenti e costose lungaggini dovute ai ricorsi”.

Perplessità sul servizio – per 15 anni concesso in proroga – viene espressa dal Movimento 5 Stelle di Siracusa:  “Nessun dubbio, il ritardo con cui si è dato effetto all’espletamento della gara, già avviata nel 2015, non è dovuto a fattori imprevisti o imprevedibili, bensì all’inefficiente programmazione e gestione delle fasi di gara stesse” . L’indice viene puntato contro gli uffici e la commissione preposti a fare in modo che la procedura venisse svolta senza dover arrivare a provvedimenti straordinari e fuori dalla norma, “ perché – ha motivato il meet up grillino – ” il tempo c’era”. Ed invece, chiariscono i pentastellati, ” si è scelta la via delle procedure d’urgenza con tanto di richiamo dell’Anticorruzione “.

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