Siracusa, le immagini del Caravaggio in partenza per Roma - Palermo - la  Repubblica

“La partenza del “Seppellimento di Santa Lucia” avvolto da un anonimo imballo e caricato su un camion è ancora vivida negli occhi dei siracusani, ma quanto temuto in termini di mancanza di garanzie sia sugli interventi e i dispositivi di sicurezza promessi sia sul ritorno effettivo dell’opera assume adesso il contorno di un inquietante presagio, specie se per aumentare le probabilità del rientro sarà necessario costituire un comitato ad hoc”.
Lo dichiara Giovanni Cafeo, parlamentare regionale di Italia Viva che dalle prime ipotesi di trasferimento sta seguendo con attenzione la vicenda del Caravaggio a Siracusa.
“Al contrario di quanto si possa pensare, la posizione contraria al trasferimento del quadro non era dettata
da preconcetti sulla peraltro diffusa pratica dei prestiti tra musei – spiega Cafeo – ma proprio sulla mancanza di garanzie certe a corredo dell’operazione, basata più su chiacchiere mediatiche che altro”.
“Conosciamo tutti il balletto delle cifre stanziate in teoria e delle mirabolanti promesse mirate a conquistare l’opinione pubblica – prosegue Cafeo – ma oggi assistiamo addirittura all’ipotesi di un non ritorno dell’opera, motivo per il quale l’assessore Granata chiede ad un comitato spontaneo di lavorare affinché Siracusa risulti <<degna>> del rientro del suo capolavoro”.
“Il paradosso di una città a cui è stata portata via una delle opere simbolo e poi deve dimostrare di
meritarsene il ritorno, il tutto avallato proprio dal suo assessore alla cultura, sarebbe comico se non fosse
tragico – continua il parlamentare di Italia Viva – visto che al solo sospettare l’ipotesi di un mancato rientro, proprio
l’assessore in questione ma in generale tutta la città dovrebbe prepararsi a fare le barricate”.
“L’assessore Granata deve adesso fare una scelta chiara: o si schiera con la città, rilanciando con tono chiaro e deciso che non si tollererà un solo giorno di ritardo nella restituzione dell’opera, oppure resta con Sgarbi, Filippini e il sempre assente assessore Samonà – conclude Giovanni Cafeo – assumendosi le responsabilità e le conseguenze dei propri comportamenti”.

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