Una camminata solidale e non competitiva organizzata per raccogliere fondi a sostegno dei progetti dell’Ail, l’Associazione italiana contro leucemie, linfomi e mieloma in favore della ricerca e dell’assistenza ai pazienti con tumori del sangue e ai loro familiari. Il raduno sarà domenica 6 ottobre in largo XXV Luglio e da lì partirà la “Fitwalking for AIL”, durante la quale chiunque può scegliere di camminare sostenendo così – con una quota d’iscrizione solidale di 10 euro – i progetti di Ricerca e Assistenza di AIL in favore dei pazienti ematologici.Il fitwalking è una forma di cammino che ne evidenzia tutte le potenzialità. Il termine inglese significa letteralmente “camminare per la forma fisica”, il denominatore comune per tutte le attività motorio-sportive, per il tempo libero e per il relax, per il divertimento, per il fitness, per la salute e per il benessere.I buoni motivi per praticare il fitwalking sono tanti e si possono trovare motivazioni e stimoli che coinvolgono tutti verso tale pratica, ma è innanzitutto un’attività alla portata di chiunque. Avvicinarsi alla tecnica del fitwalking significa pertanto rendere il modo di camminare sufficientemente efficace da potersi muovere ad una elevata velocità mantenendo una gestualità naturale.Ma la parola principale che anima l’iniziativa è senza dubbio “solidarietà”: partecipa anche tu a questa grande festa dove la cosa più importante è partecipare, e durante la quale potrai anche farti testimone di solidarietà postando sui canali social di AIL una foto o un video con l’hashtag #versonuovitraguardi. Per partecipare alla “Fitwalking for AIL” che il 6 ottobre partirà da Largo XXV Luglio basterà recarsi domenica 22 settembre in Piazza Santa Lucia dove verranno consegnati – dopo una donazione solidale di 10 euro – i kit d’iscrizione, o presso la sede Ail di Siracusa in via Piave 103.Per informazioni telefonare al 3396948141. Navigazione articoli Prevenzione e lotta a bullismo e sostegno agli alunni disabili: attivato ad Avola il servizio Asacom A Pachino Convegno di Meter sul tema “Sopravvissuti agli abusi. Riconoscere, curare e tutelare”