I lavori dell’ex albergo scuola di corso Umberto 200-206, a Siracusa, si avviano alla fase conclusiva, dopo aver terminato il passaggio più delicato, ovvero quello del taglio dei pilastri con la posa degli isolatori sismici.
Il recupero della struttura esistente è avvenuto attraverso interventi strutturali necessari a conseguire l’adeguamento sismico.
In particolare, oltre alle lavorazioni eseguite sui singoli elementi strutturali, per raggiungere il livello di sicurezza dettato dalla normativa vigente, sono stati installati dei dispositivi antisismici in testa a ciascun pilastro del seminterrato del tipo “Friction Pendulum”.
La posa degli isolatori sismici consente lo scorrimento della porzione superiore dell’edificio rispetto all’interrato riuscendo così a ridurre la trasmissione, alla sovrastruttura, dell’energia cinetica fornita dall’azione sismica. Riducendo l’azione trasmessa alla sovrastruttura si possono limitare gli eventuali danni anche alle strutture portate quali impianti, tamponamenti, elementi architettonici assicurando, al contempo, la capacità resistente del sistema strutturale a telaio esistente nei riguardi dell’azione sismica residua.
L’intervento tecnico

In accordo con le Norme Tecniche 2018, è stato progettato un sistema d’isolamento composto da dispositivi a scorrimento a superficie curva, noti in letteratura con il nome di Friction Pendulum, costituiti essenzialmente da tre elementi in acciaio sovrapposti: due basi concave superiormente ed inferiormente, opportunamente sagomate.
L’interposizione, tra le fondazioni e la sovrastruttura, di tali elementi consente di disaccoppiare il moto della struttura da quello del terreno così da ridurre la trasmissione, alla sovrastruttura, dell’energia cinetica fornita dall’azione sismica.
Quindi, la struttura, per effetto dell’azione sismica, oscilla quasi come un corpo rigido mentre sono i dispositivi di isolamento a deformarsi ed a dissipare energia.
L’isolamento sismico applicato ad un edificio esistente consente di raggiungere i livelli di sicurezza richiesti dalla normativa sismica (NTC 2018) per un edificio di nuova costruzione, limitando fortemente, rispetto alle tradizionali tecniche di adeguamento sismico, gli interventi di rinforzo sulla sovrastruttura.
Le modalità di intervento per l’inserimento degli isolatori sismici sono state perfezionate a seguito rilievo dettagliato dello stato di fatto e delle prove sperimentali, eseguite in-situ, per la valutazione del coefficiente di attrito tra acciaio e calcestruzzo.

Le modalità operative che prevedono il taglio dei pilastri sono due: Pilastri/Mensole: utilizzo inferiormente di pilastri metallici HEB 220 poggiati sulla platea di fondazione su cui sono posizionati i martinetti idraulici e utilizzo di sistema di mensole metalliche per contrasto superiore.
Pilastri/Baggioli: utilizzo inferiormente di pilastri metallici HEB 220 poggiati sulla platea di fondazione su cui sono posizionati i martinetti idraulici messi a contrasto diretto superiormente con i baggioli in c.a. di nuova realizzazione.
In un territorio ad elevato rischio sismico, come la Sicilia orientale, più volte teatro di eventi catastrofici, quello della sicurezza sismica ha assunto una grande rilevanza nella progettazione complessiva.
Un lavoro importante e per alcuni aspetti del tutto nuovo per il nostro territorio, tanto da destare l’interesse dell’Ordine degli Architetti e degli Ingegneri, e dell’Università di Catania che sono venuti a visitare la struttura durante i lavori.
Le dichiarazioni dei vertici IACP Siracusa e dei responsabili di progetto Ha dichiarato il Commissario Straordinario dell’Iacp di Siracusa, Salvatore Di Salvo: «Le soluzioni adottate nel recupero di questo immobile, sotto il profilo della protezione dai terremoti e del risparmio energetico caratterizzano l’impegno, mettendo in risalto un cambio di mentalità e di strategia da parte dell’Istituto Autonomo Case Popolari di Siracusa il quale dimostra di sapersi approcciare in maniera innovativa alla realizzazione di interventi di edilizia sociale, alla valorizzazione del suo patrimonio e alla rigenerazione urbana del
contesto abitativo limitrofo all’area occupata dell’immobile. L’intervento certamente costituisce un esempio di E.R.P. che merita di essere replicato nelle future costruzioni, sfruttando le future programmazioni finanziarie dello Stato e della Regione Siciliana.

Ha poi approfondito l’ingegnere Carmelo Uccello, Responsabile Unico del Procedimento (RUP): «L’intervento è da considerarsi “pilota” e di indirizzo sia per la riqualificazione di fabbricati esistenti che per la realizzazione di nuovi. I concetti innovativi che trovano applicazione nell’intervento si possono riassumere in:
Sicurezza sismica Si abbandona l’idea utilizzata dalla normativa tecnica che sotto sisma medio alto il fabbricato si possa danneggiare anche in maniera vistosa salvaguardando solamente la vita dei fruitori (il principio tecnico è denominato gerarchia delle resistenze). Il fabbricato isolato anche dopo un sisma alquanto severo non dovrà subire danni che ne compromettano la funzionalità. Pertanto, in caso di eventi sismici si candida a centro per la logistica e la gestione dell’emergenza da parte degli enti preposti.
Risparmio energetico: Il fabbricato è progettato per consumare poca energia; e questa sarà prodotta all’interno tramite pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica e solari per la produzione di acqua calda sanitaria.
Non solo residenza: Il contenitore oltre alla residenza accoglie servizi per la comunità, attività commerciali , ma anche servizi collettivi per i residenti; sale riunioni condominiali, ambiti in cui festeggiare eventi dei condomini o riunirsi per incontrarsi ed all’ultimo piano una casa famiglia per portatori di handicap rimasti soli».
L’architetto Stefania Di Pietro, Direttore dei Lavori (D.L.), ha spiegato che: «nella rifunzionalizzazione di edifici esistenti, l’implementazione di tecnologie avanzate come il sistema di isolamento sismico, emerge come una soluzione innovativa ed efficace per garantire la protezione delle strutture e delle vite umane in caso di terremoti senza stravolgere l’impianto strutturale ed architettonico dell’esistente. I fabbricati esistenti, spesso presentano vulnerabilità strutturali significative e la rifunzionalizzazione può diventare un’opzione attraente per riutilizzare gli edifici anziché demolirli e ricostruirli completamente».
«Il valore strategico nasce soprattutto dalla localizzazione dell’opera – ha aggiunto, infine, il Direttore dello IACP di Siracusa, Marco Cannarella,- che si trova in una posizione importantissima per i flussi turistici, a ridosso della stazione ferroviaria e prospiciente al terminal bus. Un ulteriore aspetto da considerare è che il manufatto è prospiciente a un’area archeologica importante e molto vicino al waterfront, sulla cui progettazione e riqualificazione c’è in atto un interessante dibattito in ambito locale».

Le prossime fasi Terminati gli interventi strutturali si procederà con il con il completamento degli impianti e quindi con l’esecuzione delle finiture. Si prevede di ultimare i lavori entro l’anno.
Si procederà quindi con la locazione al privato sociale che avverrà tramite la predisposizione di appositi dei bandi.
Il progetto
I lavori di recupero sono possibili grazie al finanziamento di circa 11,5 milioni della misura 9.4.1 del PO-FESR “Lotta alla povertà e inclusione sociale” è stato possibile procedere con l’acquisto dell’immobile e la sua ristrutturazione. Il progetto prevede la realizzazione di 38 alloggi, di cui 15 saranno destinati alle Forze dell’Ordine; un alloggio per piano sarà destinato ai disabili. Al quinto piano ci sarà lo spazio per una struttura “Dopo di noi“ che si occuperà di accogliere i disabili senza famiglia.

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