Costante l’impegno della Polizia di Stato a difesa delle donne attraverso il lavoro continuo di tutti gli Uffici operativi della Questura.
L’azione di contrasto alla violenza di genere prevede la possibilità di applicare al soggetto autore di atti persecutori o di maltrattamenti in famiglia la misura di prevenzione della Sorveglianza speciale anche con l’ausilio del c.d. “braccialetto elettronico”, strumento che consente alla stessa vittima di rilevare in tempo reale l’avvicinamento del maltrattante, nonché l’applicazione degli Ammonimenti emessi dal Questore nei confronti delle medesime categorie di individui.
Al riguardo, dal 1° gennaio 2024 ad oggi la Questura di Siracusa ha inoltrato alla competente Autorità Giudiziaria 27 proposte di applicazione di Sorveglianza Speciale di cui 26 uomini ed una sola donna, di età compresa tra i 19 e i 74 anni; inoltre, il Questore ha emesso n. 41 Ammonimenti, di cui 22 nei confronti di soggetti autori di violenza domestica, di età compresa tra i 30 e i 56 anni, anche in assenza di querela da parte della vittima e 19 nei confronti di soggetti, responsabili di atti persecutori, di età compresa dai 21 ai 69 anni. L’Ammonimento si è rivelato uno strumento particolarmente efficace, infatti, dei 41 soggetti sottoposti, solo uno di essi ha reiterato condotte maltrattanti per cui è stato denunciato alla competente Autorità Giudiziaria.

“Sempre più donne si rivolgono con fiducia alla Polizia di Stato ed in alcune occasioni i provvedimenti sono stati emessi anche d’iniziativa senza la collaborazione delle vittime.
Il sempre maggiore ricorso agli strumenti in argomento è frutto della massiccia campagna d’informazione messa in atto dalla Polizia di Stato con le ormai note iniziative come il progetto del Dipartimento di Pubblica Sicurezza “Questo non è amore”, che induce a richiedere per tempo la misura dell’ammonimento a seguito della cui applicazione si è rivelato un abbattimento della recidiva.
Quest’ultimo dato dimostra come la denuncia o la richiesta di ammonimento siano gli unici strumenti validi per affrontare il fenomeno della violenza di genere.
La violenza di genere è un evento infido che si manifesta in modo esplicito ma a volte assume forme celate. Determina sempre l’effetto di minare la dignità e l’integrità psico-fisica delle vittime e, troppo spesso, si arriva all’estrema conseguenza del femminicidio.
Denunciare la violenza è un atto che richiede coraggio. “Noi – il monito della Questura – abbiamo il dovere di sostenere chi lo fa ed assicurare sicurezza e protezione.

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