“Anno nuovo, problemi vecchi… si potrebbe dire!”. Un modo di ironizzare, quello di Silvia Russoniello – esponente del movimento Civico 4 – che porta con sè anni e anni di studi, confronti e dibattiti su un tema “sempre verde” per Siracusa: l’erosione costiera.
Una questione sempre aperta, soprattutto nella stagione invernale con la pioggia battente e il maltempo
della scorsa settimana.
“In molti tratti la costa del Comune di Siracusa – spiega Russoniello – è da tempo soggetta a importanti
fenomeni di erosione marina con arretramenti in Contrada Mazzarrona, all’Arenella, a Fontane Bianche, a
Ognina, al Plemmirio, in Contrada Fanusa, per non parlare della zona di Via Lido Sacramento, già oggetto di diversi interventi prodotti da Civico 4 nelle settimane precedenti”.
Per essere più precisi: “per erosione costiera – dice l’esponente del movimento – s’intende il risultato di un processo, o di una serie di processi naturali o indotti, che modificano la morfologia dei litorali determinando una perdita di superficie del territorio costiero emerso e sommerso, e quindi anche di volume di sedimento (sabbie), in un dato intervallo di tempo rispetto al livello medio del mare. Tecnicamente questo fenomeno è inesorabile ed è stato sin qui combattuto per lo più a colpi di ordinanze piuttosto che con idonei interventi di contenimento e consolidamento”.
Si tratta di ordinanze della Capitaneria di Porto risalenti al 2018 (la numero 33 e la numero 113) e che
“evidenziano serie problematiche dei tratti di costa e specchi acquei ricadenti nel Comune – afferma
Russoniello – per i quali sussistono gravi pericoli che potrebbero coinvolgere la pubblica incolumità; in
particolare segnalano alcuni tratti all’interno del Porto Grande per le condizioni di instabilità della falesia ed in località Mazzarrona per essersi creata una voragine sulla volta rocciosa che arreca pericolo sia da terra, per eventuali fruitori della pista ciclabile, sia da mare per eventuali diportisti.”
Comune e Regione Siciliana, secondo Russoniello, dovranno adottare misure necessarie per superare le
criticità esistenti anche in relazione ad eventuali rischi derivanti da frane e smottamenti in aree private
limitrofe alle aree demaniali.

“Vogliamo ricordare che Siracusa – conclude Russoniello – è stata punto di incontro per il MOPP-
MEDFLOOD, un progetto di ricerca finanziato dall’INQUA (International Union for Quaternary Research) per il periodo 2016-2020, il cui obiettivo è fronteggiare fenomeni legati alle dinamiche costiere: sollevamento del livello del mare, erosione, mareggiate che negli ultimi anni hanno attanagliato in particolare la costa siracusana”.

Come Civico4 chiediamo all’Amministrazione uscente “se abbia valutato le condizioni di rischio per la pubblica e privata incolumità e quali misure di salvaguardia, tecniche e finanziarie di competenza abbia posto in essere per contrastare i fenomeni erosivi e quali siano le determinazioni volte a superare le suddette criticità per quanto riguarda tutti i tratti costieri interessati dal fenomeno“.

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