“La Procura di Siracusa ha chiesto il rinvio a giudizio per quattro presidenti di seggio, nell’ambito dell’inchiesta sulle irregolarità commesse in occasione delle elezioni amministrative del 2018“. Lo conferma l’avvocato Ezechia Paolo Reale, candidato a sindaco del 2018, autore di un ricorso al Tar di Catania per denunciare l’alterazione del voto popolare, da cui è nato poi un procedimento giudiziario della magistratura.

Gli indagati

Le indagini, condotte dalla Digos, hanno interessato nel complesso 30 indagati ma per 22 di loro, lo stesso pm, a capo dell’inchiesta, aveva già chiesto l’archiviazione. Gli avvisi di conclusione indagini furono notificati ad otto persone ma solo per quattro è stato chiesto il processo.

Cosa accadde

Nel giugno del 2018, Francesco Italia, vincendo al ballottaggio proprio con Reale, divenne sindaco di Siracusa, subentrando a Giancarlo Garozzo, di cui era stato per 5 anni vicesindaco. La sua proclamazione venne annullata quasi due anni dopo per effetto di una decisione del Tar di Catania, in accoglimento del ricorso presentato dello sfidante, Ezechia Paolo Reale, che denunciò delle irregolarità nello spoglio. I giudici disposero, contestualmente, una mini tornata elettorale in 9 sezioni ma il Cga ribaltò il pronunciamento del Tar, facendo tornare in carica il sindaco.

La storia si è ripetuta

La storia, anche se con aspetti molto diversi, si è ripetuta alle elezioni regionali del 25 settembre scorso, con la paralisi del conteggio in ben 42 sezioni di Siracusa ed una a Lentini.

L’avvocato Reale non è sorpreso di quanto accaduto per le Regionali considerato il precedente del 2018. “Per quella vicenda – spiega Ezechia Paolo Reale – la Procura di Siracusa ha chiesto il rinvio a giudizio per 4 presidenti di seggio”. E porta all’attenzione delle circostanze accadute nel 2018. “In un seggio hanno espresso – dice Reale – un voto valido per il Consiglio Comunale 407 elettori ( il dato è certo perché in seguito a un ricorso proposto il Tribunale Amministrativo ha delegato il prefetto ad aprire la busta sigillata contenente le schede elettorali e a controllarne il numero). Consultando i verbali e la tabella di scrutinio la Commissione Elettorale Centrale ha trovato solo 39 voti trascritti”.

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