Nonostante la riduzione delle emissioni realizzata nel corso degli ultimi decenni, l’attività industriale resta una delle principali fonti di sostanze inquinanti.

Riduzione delle emissioni di sostanze inquinanti stimata al 20 per cento per il 2018, attraverso i camini e i serbatoi di stoccaggio delle raffinerie Isab di Priolo e Melilli. Sono gli obiettivi previsti dall’Aia, l’autorizzazione integrata ambientale che è stata concordata dal ministero dell’Ambiente per gli impianti nord e sud di Isab, la società che appartiene al gruppo russo di Lukoil, il cui iter, dopo la fase istruttoria e la conferenza dei servizi è ormai concluso ed in attesa del decreto ministeriale.

La Direttiva (UE) 2016/2284 ha l’obiettivo di stabilire livelli di qualità dell’aria che non comportino significativi rischi e impatti negativi per la salute umana e l’ambiente e di allineare la normativa UE agli impegni internazionali derivanti dalla revisione del protocollo di Göteborg avvenuta nel 2012.

Dopo questo provvedimento l’azienda, che nel Siracusano produce carburanti ed ha anche un impianto di cogenerazione per produrre energia dagli scarti della raffinazione, avrà sei mesi di tempo per adeguarsi.

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