E’ tutto pronto a Siracusa per la tradizionale festa di Santa Lucia. Il simulacro argenteo della vergine siracusana esce dall’imponente Cattedrale, in piazza Duomo, nel cuore antico di Ortigia, portata a spalla dai 48 «berretti verdi» e inizia il suo percorso tra la folla. È un momento di grande devozione perché la vergine cristiana martire è particolarmente amata e non solo a Siracusa. Il percorso del simulacro argenteo è legato alla storia: domani alle 15.30, santa Lucia, portata a spalla dai 48 devoti (che per il tradizionale cappello che indossano vengono chiamati berretti verdi) lascia la maestosa piazza Duomo preceduta da una vara con le reliquie portate (sempre a spalla) dalle donne. La processione scende verso la fonte per varcare, nel tardo pomeriggio, Porta Marina (attigua al Porto grande), per il saluto di marinai e militari che fanno suonare a festa le sirene delle navi. Lasciata la Marina, santa Lucia può dirigersi verso il ponte a lei intitolato dove si fermerà alcuni minuti. Quando il corteo è ormai sulla terraferma, inizia la salita di corso Umberto, poi per viale Regina Margherita avvicinandosi al cuore della Borgata Santa Lucia e alla Basilica, sorta nel luogo dove la giovane vergine venne sottoposta alla tortura e al martirio. Qui il simulacro verrà sistemato sull’altare maggiore dove resterà dinanzi ai fedeli per i successivi sette giorni e si preparerà poi all’«Ottava», cioè al ritorno in Cattedrale che avviene sempre con una lunga processione a cui partecipano anche i vigili del fuoco (che scambiano il ruolo con i berretti verdi) in ricordo del terremoto del 13 dicembre 1990. È una festa molto partecipata e non solo a Siracusa: Santa Lucia è infatti patrona di Belpasso, di Carlentini e di Santa Lucia del Mela. Senza contare la tradizione che la lega alla Svezia, da cui giungerà come ogni anno, una delegazione. Navigazione articoli SIRACUSA. VERTENZA CATALOGATORI DELLA REGIONE SICILIANA: ANCORA SILENZIO DEL PRESIDENTE MUSUMECI Premio Tiche, il 24 gennaio la nona edizione