Per il limone di Siracusa IGP è tempo di tirare le somme di una campagna giunta agli sgoccioli, con la fioritura estiva, quella del verdello, quest’anno particolarmente poco generosa. “La pianta osserva i suoi cicli produttivi – afferma il presidente del Consorzio di tutela del limone di Siracusa IGP, Fabio Moschella – ed è del tutto naturale che un’annata possa essere meno produttiva di un’altra.

Di per sé, quella del Verdello è già la produzione meno abbondante in termini di resa, se confrontata, rispettivamente, con le produzioni di Primofiore d’autunno e d’inverno”.
La stagione che il Consorzio sta per lasciarsi alle spalle sarà, come le ultime, da ricordare per gli anni a venire: solo per quanto riguarda il mercato del fresco sono stati prodotti circa un milione di quintali di limone di Siracusa, equamente distribuiti fra il mercato italiano e quelli esteri. Altri 500 mila quintali prodotti sono stati destinati all’industria di trasformazione, un comparto in crescita costante che quest’anno ha visto l’ingresso, fra gli utilizzatori del limone di Siracusa IGP, di Ferrero, che per la prima volta nella sua lunga storia ha scelto, fra una rosa di quasi 1.400 indicazioni geografiche relative al panorama agroalimentare mondiale, il limone di Siracusa IGP per una sua specialità da forno, gli agrumi.

Le superfici destinate a nuovi giardini di limoni sono in forte aumento, in controtendenza sempre più marcata con il resto del comparto agrumicolo, e il numero dei iscritti al Consorzio ha superato quota duecento, con un tasso di rappresentatività del comparto superiore al 95%: una enorme famiglia composta da piccolissimi, medi e grandi produttori, intermediari, confezionatori, che uniti consacrano Siracusa come capitale sempre più incontrastata del limone di alta qualità in Europa.

Il Consorzio, intanto, programma le attività del prossimo mese di ottobre: “Stiamo lavorando a una manifestazione di promozione congiunta del prodotto e del territorio – dichiara Gianluca Agati, direttore del Consorzio – che contiamo di tenere in ottobre nel chiostro dell’ex convento di San Francesco d’Assisi, per mettere insieme produttori, utilizzatori, giornalisti e operatori locali. Lo scopo è certamente di celebrare il limone e l’inizio della nuova campagna, e soprattutto di mettere a punto delle attività che possano produrre dei benefici per il territorio in modo sostenibile e duraturo”.

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