Il movimento Civico 4, guidato da Michele Mangiafico, solleva la questione dell’igiene urbana a Siracusa, tema centrale per il benessere della comunità, così come testimoniano le tante segnalazioni ricevute dal gruppo. Prima tappa: via Foti. Ma la questione, chiaramente, è molto più ampia. In primis, la riduzione del servizio di spazzamento a soli due giorni alla settimana nelle principali aree commerciali, come il viale Tisia e corso Gelone, ha generato una diffusa insoddisfazione. “L’Amministrazione comunale – dice Michele Mangiafico – ha volutamente ridotto il servizio di spazzamento in una gran parte della città a soli due giorni alla settimana per utilizzare le economie che ne vengono fuori per affidare il servizio del diserbo all’attuale ditta appaltatrice del servizio di igiene urbana, che dunque non offre un servizio in più ma uno in cambio di un altro”. Il risultato è un servizio che non migliora, ma si trasforma, a discapito della pulizia delle strade. Il problema della sporcizia diffusa, tuttavia, va oltre la riduzione del servizio di spazzamento. Numerose segnalazioni denunciano la presenza di discariche a cielo aperto sul territorio, con materiale pericoloso come amianto, ingombranti e rifiuti vari. Questo fenomeno, nonostante le numerose segnalazioni, rimane irrisolto. “Nel redigere il bilancio del Comune, all’inizio dell’anno, il sindaco e la sua Giunta municipale – continua Mangiafico – hanno iscritto per il 2024 al capitolo 5636 entrate per contravvenzioni alle famiglie per violazione del codice della strada 7.530.354,00 euro (64 euro a cittadino). Dunque, fin dal primo gennaio, sanno che dovranno multare i siracusani per 64,00 euro a testa: la cosa più semplice è quella di aggredirli sul terreno sempre più difficile di strade ridotte, parcheggi diminuiti, tempi di percorrenza aumentati, investendo le risorse dei cittadini sulle regole più remunerative”. “Di contro, dal 30 luglio 2019, data della determina 171 che ha dato il via al capitolato di appalto settennale di igiene urbana, – spiega Mangiafico – resta irrisolto il fenomeno aberrante delle discariche a cielo aperto di amianto, ingombranti, materiale edile, liquame, immondizia, come i casi – sempre gli stessi – visionati oggi in via Luigi Foti, in via Vanvitelli, in via Luigi Cassia, in via Lazio. Qui le regole non interessano, né la videosorveglianza, né il pattugliamento, né le sanzioni, né l’eradicazione del fenomeno. Qui il danno ambientale, certamente più rilevante nella scala delle priorità rispetto al danno dell’utilizzo della corsia preferenziale, può restare, danno al sottosuolo, danno all’aria che respiriamo, danno alla salute, rischio concreto di malattie note alla pubblica opinione e all’Amministrazione comunale”. Il “Munnizza Tour” di Civico 4 riprende il viaggio attraverso un servizio di igiene urbana mal concepito e gestito. “A quattro anni e mezzo dall’inizio del capitolato settennale – tuona il movimento – le scuse dell’Amministrazione non sono più accettabili per giustificare i continui fallimenti“. Navigazione articoli Continua a Priolo la rivoluzione “green“: tre auto elettriche in dotazione alla Polizia locale Altre tre colonnine per la ricarica di vetture elettrice nel Comune di Priolo