Terminatoil primo stralcio dei lavori di restauro di una parte dell’ex convento del Ritiro, dove ha sede il Museo Archimede e Leonardo di Siracusa. Gli interventi oltre alle sale museali – dove sono esposte le macchine dei due geni, quest’anno allestite con la straordinaria collaborazione del Teatro Stabile di Catania – hanno riguardato anche l’androne e lo splendido cortile interno allo storico edificio nel cuore di Ortigia. Un’attività che ha visto insieme, in una virtuosa azione sinergica, la direttrice del museo, Maria Gabriella Capizzi, e il Comune di Siracusa, proprietario dell’immobile. La dimostrazione pratica della proficua collaborazione tra pubblico e privato di cui tanto si parla, soprattutto nella gestione dei beni culturali. E che a Siracusa si concretizza in una relazione, quella tra l’amministrazione comunale e la fondatrice del museo, fatta di dialoghi sempre più frequenti, caratterizzati da una grande, reciproca, consapevolezza: solo con un’adeguata offerta culturale è possibile attirare il turismo internazionale, che è il vero futuro della Sicilia. Lo sa bene Maria Gabriella Capizzi che, dopo una chiusura del museo lunga 16 mesi, ha concluso la prima stagione estiva post pandemia con il museo e il restauro di parte dell’edificio, a sostegno del Comune e di un suo stabile, strategico nelle politiche culturali della città. Oltre al museo di Archimede e Leonardo, infatti, l’ex convento del ritiro ospita l’Impact Hub ed è la sede dell’assessorato alla Cultura del Comune di Siracusa. Il complesso di via Mirabella, oggi, è un centro polivalente, luogo di attività culturali, mostre e co-working. Un contenitore culturale, insomma, “divenuto tale – precisa la direttrice del museo – anche grazie alle attività e agli eventi lì promossi dalla lungimiranza e dall’impegno di imprenditori privati e dell’amministrazione comunale. La nostra esposizione, nei suoi otto anni di attività a Siracusa, sia per la collocazione strategica sia per la forte attrattività, ha rappresentato un luogo che ha saputo essere un elemento di aggregazione. Sin dalla sua nascita il Museo si è a buon diritto inserito nell’ambito delle esperienze nazionali e internazionali di rigenerazione urbana, che ha saputo impiegare le istituzioni culturali come leva di sviluppo civile, economico e sociale del territorio, vero e proprio strumento d’inclusione”. Ma le iniziative della direttrice del museo Archimede e Leonardo di Siracusa non si fermano qui. “Un palazzo così denso di storia ed eventi per la città – continua Maria Gabriella Capizzi – non deve e non può essere dimenticato. Occorre riportare alla luce quanto più possibile dell’edificio, per ridare lustro a personaggi ed eventi, oggi purtroppo poco conosciuti dagli stessi siracusani. Non a caso sono già pronti diversi progetti, rallentati dalla pandemia, per promuovere e valorizzare la struttura, così ricca di accadimenti, vicende e curiosità che riguardano anche suor Maria Carmela Montalto, alla quale si deve la nascita del settecentesco stabile”. A breve saranno infatti realizzati delle riprese e un servizio fotografico, una partnership tra il museo e l’amministrazione comunale di Siracusa, attraverso l’ufficio Film Commission. Un’iniziativa che, come rivela Maria Gabriella Capizzi, “permetterà di raccontare e comunicare al mondo, anche attraverso le immagini, la storia, il vissuto di una grande donna siracusana e dei luoghi da lei fortemente voluti”. E per questo studio è in atto dal 2018 una virtuosa sinergia che vede in prima linea la Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali di Siracusa, l’Archivio Generale dei Carmelitani di Roma e Maria Gabriella Capizzi, ideatrice e finanziatrice delle indagini di cui si sta occupando Gastone Saletnich, dottore in Storia Medievale e archivista, nonché componente del comitato scientifico del museo. La direttrice del museo aggiunge: “Terminato il primo passo dei lavori di restauro, auspichiamo in un rinnovo della concessione degli spazi di via Mirabella per continuare la nostra mission. Il coinvolgimento di istituzioni che sono centrali nella vita culturale del museo è infatti di primaria importanza, molto è stato fatto ma molto c’è ancora da fare per il raggiungimento degli scopi che ci proponiamo di realizzare. Per questa ragione sarà necessario ideare forme nuove di collaborazione con le istituzioni, che prevedano una pianificazione condivisa nella fase progettuale del restauro del palazzo, attraverso il coinvolgimento di fondi privati, art-bonus, crowdfunding e sponsoring”. Conclude Fabio Granata, assessore alla Tutela e valorizzazione dei Beni e Attività Culturali della città di Siracusa: “Il museo Leonardo e Archimede rappresenta una solida istituzione museale, sostenuta con convinzione dall’amministrazione di Siracusa. Per questo la disponibilità a condividere un progetto di riqualificazione e ristrutturazione dei prestigiosi spazi del museo, spazi di proprietà comunale, rappresenta un ulteriore tassello di un progetto comune che accresce l’offerta espositiva e culturale della Città”. Navigazione articoli Palazzolo Acreide. Studiosi a confronto sulle armi votive di Kasmenai Siracusa. Un ologramma di Antonello da Messina per i visitatori del Museo di Palazzo Bellomo