È il momento del cordoglio per la tragica scomparsa di Maddalena Galeano, la 18enne deceduta, a seguito dell’incidente di martedì mattina in via Luigi Monti, a Siracusa, all’altezza della rotatoria di via Professor Lino Romano. Sono tanti i messaggi che rimbalzano sui social per ricordare la giovane e per esprimere vicinanza alla famiglia di Maddalena. “Maddalena riposa in pace”. Così recita uno striscione apparso questa mattina nella rotatoria di via Monti, sul luogo del terribile incidente stradale, costato la vita alla giovane. A firmarlo, un gruppo del tifo organizzato siracusano (Nu ci semu ca testa). Era una sportiva, Maddalena. A ricordarla, in una lettera è la FIDAL, la federazione italiana atletica leggera: “A soli 18 anni è scomparsa la giovane atleta siracusana Maddalena Galeano, rimasta coinvolta in un incidente stradale nella sua città. Cresciuta con la Selene Milone Diana, nella quale aveva dato prova delle sue abilità agonistiche e del suo profondo spirito sportivo, per due volte aveva partecipato con la rappresentativa siciliana ai Campionati Italiani Cadetti, nel 2018 a Rieti nel pentathlon e l’anno successivo nel giavellotto a Forlì“. “Ti ricorderemo sempre sorridente, dolce e disponibile – si legge ancora nel messaggio pubblicato dalla società sui social – Siamo veramente affranti perché non potrai più gioire in questa vita. Il tuo sorriso rimarrà sempre nei nostri cuori. Ciao Maddalena”. È attesa, intanto, nelle prossime ore la comunicazione sulla data dei funerali. La scelta dovrebbe ricadere su una chiesa capace di accogliere centinaia di persone. In tanti vogliono partecipare e rendere un ultimo saluto alla giovane Maddalena. Sui social, centinaia di condivisioni per un banner grafico che invita alla prudenza. “Fermati. Rifletti. Rallenta. La vita è un bene prezioso” e poi la dedica: “Per Maddalena e per tutte le vittime della strada”. Navigazione articoli Caro carburanti, confermato lo sciopero dei benzinai. Ministro Urso: “Serve riordino settore“ Verifica fiscale della Guardia di Finanza nei confronti dell’Aias di Rosolini