Nel primo pomeriggio di ieri, alla fine, sono scesi dalla gru di via Malta a Siracusa tutti e tre i dipendenti della ex Provincia che nella mattinata, prima le due donne Maria Luisa Lanzafame ed Eleonora Motta poi Antonio Guarnaccia erano saliti in cima per protestare contro la mancata corresponsione di cinque mesi di stipendio, situazione che coinvolge tutti i lavoratori dell’Ente e della società in house “Siracusa Risorse”. Si susseguono, intanto, le prese di posizione da parte della politica e dei sindacati. “La gravissima situazione in cui versa l’ex Provincia di Siracusa ha raggiunto il limite e rischia di sfociare in azioni e proteste sempre più eclatanti da parte dei dipendenti dell’ente a cui va tutta il mio appoggio”. A dichiararlo Sofia Amoddio del Partito Democratico. “Da tempo sono in contatto con il Sottosegretario Baretta al qualche ho chiesto ripetutamente che venisse trovata una soluzione per sospendere il prelievo forzoso da parte dello Stato e ridare speranza all’Ente ed ai suoi dipendenti”. “La situazione dell’ex provincia di Siracusa non nasce certo oggi ma è il risultato di una serie di gravi errori fatti nel corso degli ultimi decenni”. “In una tale situazione, non posso che schierarmi dalla parte dei lavoratori che si trovano nell’assurda posizione di non ricevere lo stipendio da mesi e impegnarmi per ottenere una soluzione efficace da parte del Governo che scongiuri il default”. “La deputazione nazionale e regionale – conclude l’esponente PD – farà fronte comune per ottenere un risultato importante per i cittadini e tralasciando inutili schermaglie e attribuzioni di responsabilità fine a se stesse”. “Piena solidarietà ai dipendenti della provincia di Siracusa che lavorano senza percepire alcun compenso.” Così Michelangelo Librandi, Segretario Generale della UIL-FPL Nazionale. ” La provincia di Siracusa è in pre- dissesto finanziario: la dimostrazione chiara di quanto abbiano inciso negativamente le scellerate politiche degli ultimi anni ” ha concluso Librandi. Nella tarda mattinata è intervenuto il deputato regionale di opposizione Nello Musumeci che, dopo avere incontrato a Siracusa il commissario della ex Provincia Giovanni Arnone ed una delegazione di dipendenti provinciali ha dichiarato: “Nei confronti dei cinquecento dipendenti della Provincia di Siracusa ė stato compiuto un vero e proprio crimine politico. La più nera delle ingiustizie: costringerli a lavorare ogni giorno privandoli però dello stipendio per cinque mesi. Responsabile il governo Crocetta che continua a negare a quei lavoratori ciò che invece è stato assicurato a tutti gli altri loro colleghi siciliani. Il governo dispone oggi di 26 milioni di euro: ne basterebbero 15 per ridare serenità e dignità a centinaia di famiglie ed impedire il dissesto dell’Ente”. Nel pomeriggio, intanto, una delegazione dei dipendenti dell’ex Provincia di Siracusa incontrerà a Palermo il governatore Rosario Crocetta, per capire quando potranno percepire gli stipendi arretrati di ben cinque mesi. Navigazione articoli Telecittà ch 654 – TELEGIORNALE del 18 luglio 2017 Priolo Gargallo, La Polizia di Stato arresta un uomo