” Lo storico rione della Graziella in Ortigia è tristemente abbandonato a se stesso. Un pericoloso mix di vandalismo, inciviltà e delinquenza minorile sta letteralmente rendendo invivibile e, a tratti, inaccessibile ai passanti, quello che anni addietro era uno dei rioni più popolati e più caratteristici della città di Siracusa.” Così si esprime in una nota diffusa alla stampa il consigliere Raffaele Grienti della Circoscrizione Ortigia. ” Muri completamente imbrattati, materiale di risulta sparso ovunque, tombini spaccati, atti di vandalismo e di delinquenza di cui ormai si è perso anche il conto. Il mio – prosegue Grienti – è un vero e proprio S.O.S. agli organi competenti e alla cittadinanza, poiché la Graziella non solo è ancora abbastanza abitata, ma è una zona ad alto flusso turistico e quindi è nostro dovere fare tutto il possibile per far si che ci sia una completa riqualificazione dell’intero rione”. ” In maniera ufficiale – puntualizza il consigliere – ho già espletato tutte le segnalazioni e le richieste riguardanti la sistemazione dei tombini e l’eliminazione del materiale di risulta; inoltre ho convocato in Consiglio di Quartiere (seduta dell’11/01/2018 ndr) il Comandante della stazione dei Carabinieri in Ortigia, per discutere un mio atto d’indirizzo sul controllo del territorio”. “Capisco e conosco le difficoltà che comportano le riqualificazioni di una zona, ma se da un lato abbiamo il controllo del territorio, dall’altro dobbiamo avere anche tutti gli interventi di pulizia e di manutenzione ordinaria e straordinaria necessari; la sinergia tra autorità ed amministrazione può, e deve, portare a risultati positivi. Lo storico rione della Graziella – conclude Grienti – ha bisogno di aiuto, di sicurezza, di manutenzione e di pulizia, ha bisogno di eventi culturali e religiosi: ha semplicemente bisogno di rinascere, così come è successo in altre zone del Centro Storico”. Navigazione articoli RIVEDI L’EDIZIONE DI TELECITTA’ NEWS DEL 25 01 2018 Siracusa. Cerimonia in ricordo di Mario Francese: l’iniziativa dell’Assostampa