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Nel corso della mattinata, i Carabinieri del Comando Provinciale di Siracusa hanno commemorato
la ricorrenza del 31esimo anniversario della tragica scomparsa del Carabiniere Carmelo Ganci, nato
a Siracusa il 30 luglio del 1964. Appena 18enne, Ganci si arruolò nell’Arma dei Carabinieri quale
Carabiniere e fu ammesso a frequentare il corso  d’istruzione presso la Scuola Allievi Carabinieri di
Iglesias (CA). Al termine del ciclo formativo fu destinato in provincia di Napoli presso la Stazione
Carabinieri di Massa Lubrense, vicino Sorrento. In seguito fu trasferito in provincia di Caserta,
presso la Stazione Carabinieri di Castel Morrone ove prestò servizio per circa una decina di giorni
prima di quel tragico 04 dicembre 1987, data in cui compì l’atto di valore per il quale venne
insignito della Medaglia d’Oro al Valor Militare concessa con D.P.R. del 31 ottobre 1988 con la
seguente motivazione: “A diporto in abito civile unitamente a pari grado, appreso che poco prima
quattro malviventi armati avevano perpetrato rapina ai danni degli avventori di un esercizio
pubblico dandosi poi alla fuga a bordo di autovettura di grossa cilindrata, con altissimo senso del
dovere e cosciente sprezzo del pericolo, si poneva alla loro ricerca con la propria autovettura.
Intercettati i fuggitivi ed ingaggiato con essi conflitto a fuoco, nel corso di prolungato inseguimento
ad elevata velocità fuoriusciva con l’auto dalla sede stradale finendo nella sottostante scarpata,
ove, ferito ed impossibilitato a difendersi, veniva vilmente ucciso dai criminali con numerosi colpi
d’arma da fuoco. Luminoso esempio di elette virtù militari, ammirevole abnegazione e dedizione al
servizio spinto fino all’estremo sacrificio”. Castel Morrone (Caserta) il 04 dicembre 1987. Un
destino beffardo accomunò in quel maledetto giorno il giovane Carabinieri Ganci ed il collega
Pignatelli che, liberi dal servizio, a bordo di una Fiat Ritmo si lanciarono immediatamente
all’inseguimento della Saab 9000 di una banda responsabile di rapina consumata pochi minuti
prima nel centro abitato campano. Per un’incredibile coincidenza, dopo un lungo inseguimento e
pur non avendo percorso la stessa strada, i due Carabinieri intercettarono l’auto incriminata tra

Castel Morrone e Piana di Monte Verna. I rapinatori, dopo una curva ed approfittando dell’oscurità,
svoltarono in aperta campagna, e, spegnendo i fari, attesero il passaggio di Ganci e Pignatelli. I due
militari, raggiunti, affiancati e mandati fuori strada, diventarono bersaglio facile dello spietato
commando che, imbracciando un fucile Winchester 30 Luger calibro 7,65, si accanì con inaudita
violenza contro i Carabinieri, entrambi prigionieri all’interno dell’abitacolo. I due militari
dell’Arma rimasero feriti e, pertanto, impossibilitati a muoversi e a difendersi. Una condizione di
debolezza che, secondo la sentenza che anni dopo condannerà all’ergastolo i tre autori, non sfuggì
ai rapinatori. I tre, da quanto emerso dall’inchiesta, scesero dalla loro Saab 9000 e, a sangue freddo,
fecero di nuovo fuoco per essere sicuri di aver ucciso i militari. A terra furono ritrovati oltre 60
colpi esplosi all’indirizzo dei due Carabinieri.
Nella cerimonia odierna, dopo la celebrazione della messa presso la Cappella del Cimitero di
Siracusa, è avvenuta la resa degli onori da parte di un Picchetto del Comando Provinciale
Carabinieri di Siracusa e la deposizione di un cuscino floreale sulla tomba del giovane Carabiniere
Ganci Carmelo. Il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Siracusa, Colonnello Giovanni
Tamborrino, nel prendere la parola, ha ricordato il gesto eroico compiuto dal giovane Carmelo
Ganci, evidenziandone l’elevatissimo spirito di abnegazione e il radicato senso di responsabilità
verso la tutela della popolazione di Castel Morrone, nel segno dell’indissolubile legame tra l’Arma
ed i suoi Eroi e della continuità tra passato e presente nella gelosa custodia dei valori della memoria.

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