La fotografia, che si prospetta a breve e medio tempo per il turismo, appare da un lato rassicurante. Con il Green pass, continuano a ripeterci, si potrà viaggiare. Dall’altro le confuse normative emanate per il passaporto vaccinale stanno provocando uno scombussolamento nella gestione del controllo, affidato ai prestatori di servizi, i quali riescono a eseguire l’incombenza con soluzioni di adattamento per evitare di incorrere in sanzioni e rischiare la chiusura dell’esercizio”. Così Giuseppe Rosano, presidente di Noi albergatori Siracusa e vicepresidente nazionale di Assohotel, il quale aggiunge: “Da questa immagine traspare una realtà che sfiora preoccupazione: con l’epidemia in constante crescita in Sicilia, laddove per effetto del numero dei contagi si presume che presto saremo in zona gialla. E Siracusa insegue le tendenze isolane: Caporetto per mancate vaccinazioni e in testa per numero di contagi. Tutto ciò non fa altro che creare insicurezza tra la gente e soprattutto tra i turisti”. I numeri parlano chiaro. “Il mese di agosto, come avevamo già anticipato lo scorso maggio – spiega il presidente di Noi albergatori Siracusa – sfiorerà nell’intera provincia siracusana il tutto esaurito con il 98% di occupazione di letti disponibili all’interno delle strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere: un vero record. Supererà addirittura l’agosto del 2020, miglior risultato degli ultimi sette anni per numero di arrivi di vacanzieri con il 95% di camere occupate, malgrado il Covid-19. Ma cosa succederà a partire da settembre e per il prossimo 2022? Al momento non ci sono certezze: tutto è affidato alla casualità. L‘occulto messaggio che arriva dal Governo nazionale è (piuttosto chiaro): facciamogli passare il mese di agosto. E dopo? Nulla è dato sapere”. “Intanto – prosegue Rosano – le copiose cancellazioni delle prenotazioni turistiche registrate nelle scorse settimane per i mesi di settembre e ottobre, provenienti principalmente dal mercato estero, e l’incertezza della domanda nazionale e regionale (a settembre riaprono le scuole), stanno determinando tra gli operatori concreti timori di ripiombare, con notevole anticipo, in bassa stagione. Di certo non si potranno tenere gli alberghi aperti con la speranza della prenotazione che arrivi last minute, così come avvenuto a giugno e luglio di quest’anno. E allora, alla luce di questi scenari, in assenza di un cambio di passo e di novità positive, temendo con le nuove varianti un peggioramento dei parametri pandemici e la discussione ancora aperta sulla terza dose, c’è poco da sperare. Stando ai dati rilevati dagli esperti dell’Istituto superiore di sanità, si pronostica che nel giro di qualche settimana si realizzerà un altro picco di contaminazione e la diffusione di un’ulteriore variante. Sicché si desume che tamponi, green pass, mascherine, rispetto della distanza e nuove vaccinazioni ci annoderanno per i prossimi inverno e primavera. E chissà per quanto tempo ancora. A siffatte inequivocabili prospettive, i tour operator, che avevano già seminato prenotazioni per il 2022, sono tornati a bloccare gli allotment opzionati negli alberghi. La sola idea di ricadere in un interminabile letargo, con la chiusura degli alberghi a tempo indefinito, assilla gli operatori del settore turistico siracusano, così come preoccupa le centinaia di salariati – conclude Rosano – ai quali sarà davvero difficile mantenere il prosieguo del rapporto di lavoro”. Navigazione articoli Noi albergatori Siracusa e Assohotel: “Vicini ai colleghi di Agrigento, la tassa di soggiorno sia destinata al turismo” Covid-19, Noi albergatori Siracusa: “Buona parte della provincia aretusea in zona arancione. Il turismo? Chi se ne importa”