A migliaia in decine di piazze, da Trento a Siracusa contro l'euro ed il  governo dei non eletti: è censura totale da parte dei Tg – MAG 24  Informazione Indipendente

Le segreterie generali provinciali di Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa aderiscono
allo sciopero nazionale di tutto il personale dipendente dagli enti e dalle
amministrazioni a cui si applicano i contratti collettivi nazionali del personale dei
Comparti e delle Aree delle funzioni centrali, delle Funzioni locali e della Sanità e
quindi anche del personale destinatario del contratto collettivo della Regione
Siciliana, per l’intera giornata del 9 dicembre. Il personale che aderisce all’agitazione
si asterrà dal lavoro per l’intero turno programmato per la stessa giornata, fatta salva
l’applicazione dei protocolli di intesa finalizzati alla individuazione dei servizi
minimi ai sensi di quanto previsto dalla legge in materia. Inoltre, le segreterie
generali provinciali sono in attesa di ottenere l’autorizzazione per un sit-in di
sensibilizzazione previsto dinanzi alla sede dell’Ufficio territoriale del governo, in
piazza Archimede, nel rispetto delle prescrizioni sul distanziamento sociale e delle
pratiche anticontagio.
“Il permanere dell’assenza di risposte da parte del Governo alle richieste formulate –
sottolineano le sigle sindacali nell’illustrare i motivi della protesta – si unisce
all’assenza, ad oggi, di misure straordinarie e a un piano generalizzato in tutte le
amministrazioni pubbliche dello Stato, degli enti locali e della sanità di assunzioni in
tempi rapidi, volte a colmare le gravi carenze di organico che insistono nelle
pubbliche amministrazioni dei comparti summenzionati, anche in relazione alle
necessità imposte dall’emergenza pandemica e dalla crisi economica. E’ stato
constatato, in particolare, che nel disegno di legge di bilancio non sono previste
risorse finanziarie sufficienti per il rinnovo dei contratti collettivi nazionali di lavoro
del personale dei comparti e delle aree delle Funzioni centrali, delle Funzioni locali e
della Sanità (necessarie per completare il recupero salariale di quanto perso nel
precedente decennio di blocco contrattuale; per garantire il consolidamento in busta
paga dell’elemento perequativo previsto nei Ccnl 2016/2018; per valorizzare la

professionalità del personale delle pubbliche amministrazioni attraverso la riforma
degli ordinamenti e dei sistemi di classificazione, anche al fine di migliorare
l’organizzazione del lavoro e l’efficienza delle pubbliche amministrazioni; per
incrementare i fondi per la contrattazione integrativa ed aggiornare il sistema
indennitario, rimuovendo i vincoli normativi ad oggi esistenti)”. I sindacati, inoltre,
hanno preso atto dell’assenza di misure volte a prorogare i requisiti previsti dal
decreto 75/17 relativi alle procedure di stabilizzazione e garantire proroghe dei
contratti e percorsi di stabilizzazione per tutti i precari delle amministrazioni
pubbliche. E’ stata, altresì, rilevata la mancata revoca e modifica del DM 19.10.20,
emanato dal ministro della pubblica amministrazione, con cui si limitano e si ledono
diritti e tutele fondamentali dei lavoratori e si riducono le prerogative sindacali
contravvenendo al sistema di relazioni sancito dai contratti collettivi; Le segreterie
Regionali di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, rilevano che le questioni nazionali afferiscono
anche ai lavoratori destinatari del contratto collettivo regionale e che persistono in
Sicilia analoghe rivendicazioni contrattuali e giuridico professionali. Da qui la
decisione di proclamare la protesta anche in provincia di Ragusa e di unire alla stessa
il sit-in destinato a sensibilizzare le istituzioni sulla problematica.

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com