Da oggi tornano in presenza le lezioni in tutte le scuole del territorio comunale di Siracusa. È quanto ha stabilito il Tar di Catania, che ha accolto un ricorso presentato dall’avvocatura dello Stato contro l’ordinanza con la quale il sindaco, Francesco Italia, sulla base di un parere tecnico dell’Asp, aveva disposto l’attività didattica a distanza per l’aumento dei contagi da Covid19, i cui numeri erano di gran lunga più alti di quello previsto dei 250 casi ogni 100 mila abitanti.

I giudici amministrativi, in sostanza, hanno fatto valere due elementi: i contenuti della legge 221 dello scorso anno che fa riferimento alla Dad nelle zone rosse (mentre Siracusa è in zona arancione) ritenuti prevalenti sull’ordinanza del presidente della Regione del 7 gennaio; un numero di contagi inferiore ad altre  regioni italiane dove già i provvedimenti delle autorità locali sulla Dad erano stati sospesi dai Tar.

“Pur nel pieno rispetto delle decisioni assunte – dichiara il sindaco Italia – vorrei semplicemente ricordare che il potere di ordinanza per i sindaci era stato riconosciuto dall’ordinanza del presidente della Regione numero 1/2022 (che apprendiamo essere stata anch’essa impugnata)”.

Il sindaco di Siracusa Francesco Italia al 52° posto nella classifica di  gradimento stilata da "Il Sole 24 ore" - Siracusa News

“Inoltre – prosegue il primo cittadino aretuseo – all’indicazione fornita da tutti i vertici dell’Asp territoriale, anche nel corso della riunione di venerdì 7 gennaio insieme ai sindaci, al prefetto e a tutte le forze dell’ordine, è seguito il parere del 12 gennaio in cui la situazione prospettata dall’Asp, ovvero dall’unico organo preposto a valutare i dati dei contagi, appariva addirittura “peggiorata” rispetto a quella di giorno 7. La decisione del Tar travolge, dunque, non solo l’ordinanza regionale ma anche il parere fornito dall’autorità sanitaria provinciale”.

“Le scuole non si chiudono per paura e comodità. Basta la politica gridata da sceriffi” dice adesso il sottosegretario all’Istruzione Barbara Floridia. “Ho atteso nel silenzio la prima settimana di scuola. L’inizio poteva anche essere complicato. Ma adesso basta!
Che nessuno continui a privare del diritto allo studio i più piccoli, i nostri giovani, tenendo le scuole chiuse mentre tutto il resto è aperto!”

Scuola, Barbara Floridia (M5S): l'istruzione infrastruttura culturale per  l'innovazione | Nuovo Sud

“In Sicilia – continua Floridia – un’ordinanza di Musumeci ha creato lo scompiglio e da troppi giorni c’è confusione. Questa ordinanza, malamente interpretata, viene utilizzata per chiudere le scuole in zona rossa o arancione, indiscriminatamente. E non solo. Le scuole non si devono chiudere, neanche in quelle zone, salvo in caso di focolai o gravi e comprovate situazioni. Non si chiudono per precauzione, per paura, per comodità. Non si chiudono per poi lasciare che il pomeriggio i ragazzi escano per le città a giocare e incontrarsi come nulla fosse!”

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