Sebastiano Alessandro Gionfriddo è stato eletto nuovo presidente del Co.co.pro. (Comitato consultivo provinciale dell’Inail) di Siracusa.

Si tratta di un Comitato, le cui cariche durano per quattro anni, con il compito di formulare pareri e proposte per un più efficace svolgimento dei servizi dell’Istituto nell’ambito della provincia, con particolare riguardo all’attuazione delle politiche sanitarie a livello locale, alla tutela globale del lavoratore ed al recupero dell’integrità psicofisica del lavoratore infortunato o tecnopatico nel quadro dei livelli essenziali ed integrativi di assistenza. Si occupa, altresì, del coordinamento dell’attività della Sede con quella di altri Organi, Enti o Istituzioni esistenti nell’ambito di competenza della Sede stessa anche allo scopo di consentire la più razionale utilizzazione ed il potenziamento dei vari presidi operanti nella provincia per fini di tutela della salute e dell’igiene.

“Abbiamo ricostituito questo organo per i prossimi quattro anni e siamo già al lavoro, con il vicepresidente, Giuseppe Bianca di Confindustria e tutti gli altri membri del Comitato – ha detto Gionfriddo che è anche segretario organizzativo della Feneal Uil Siracusa -, per migliorare diversi aspetti legati appunto al mondo della sicurezza. Questo comitato avrà anche la finalità di predisporre idee, progetti in direzione della salvaguardia e dell’igiene dei posti di lavoro“.

“In questo modo – ha proseguito – le aziende potranno a loro volta predisporre dei progetti per migliorare le condizioni di sicurezza attraverso strumentazioni varie e aspetti legati ad un ambiente idoneo per il lavoratore stesso, potendo partecipare a dei progetti finanziati dall’Inail con contributi a fondo perduto, definiti Bando ISI. Anche noi cercheremo di portare avanti delle proposte, dando seguito all’iter avanzato negli anni scorsi e poi rallentato a causa del Covid. Adesso cercheremo di riprendere le attività già individuate con proposte legate alla salute dei lavoratori, come necessario ad esempio nel periodo estivo quando le temperature sono molto elevate e si ravvisa un concreto rischio alla salute dei lavoratori“.

“Avevamo già individuato la possibilità di creare un tavolo tecnico, da trasferire in Prefettura con tutti i soggetti preposti alla sicurezza e – ha concluso Gionfriddo – lo porteremo avanti”.

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