Lungo il Compartimento Marittimo di Siracusa si è svolta un’altra operazione di polizia marittima che ha visto coinvolti i militari della Guardia Costiera su più fronti, sia in mare che sulla terraferma.Secondo le direttive della Direzione Marittima di Catania e grazie al supporto della motovedetta CP 404 “Gaetano Magliano” (del Reparto Supporto Navale di Messina), armata ed equipaggiata per il contrasto della pesca di frodo, in mare è stato possibile rinvenire, salpare e sottoporre a sequestro la seguente attrezzatura da pesca illegale:• n. 95 F.A.D. (Fishing Aggregative Devices ovvero i c.d. “cannizzi”) e relativi sistemi di galleggiamento consistenti in n. 105 bidoni in plastica,190 foglie di palma e circa 1175 mt di filo di nylon e materiale vario in polistirolo. Attrezzi da pesca illegali, ad elevato impatto ambientale, lasciati alla deriva e creati per attrarre molti pesci in una zona limitata di mare;• n. 1 palangaro di circa 750 mt di lunghezza, armato con 200 ami e circa 15 bottiglie in plastica come galleggianti.A pattugliare la zona sud del Compartimento anche la motovedetta CP 763 dislocata su Marzamemi.L’attività si è, altresì, basata sulla scorta delle segnalazioni fornite dalla Organizzazione Onlus “Sea Shepherd Italia”.La pesca professionale a circuizione con l’ausilio dei FAD, può essere effettuata esclusivamente da pescherecci autorizzati dal Ministero ed ogni attrezzo deve riportare la marcatura e l’identificazione del motopesca autorizzato, in conformità a quanto previsto dal Regolamento (CE) 404/2011 e dovrà essere realizzato utilizzando cime e galleggianti biodegradabili, compatibili con l’ecosistema marino, al fine di minimizzare l’impatto sull’ambiente Navigazione articoli Noto. Festa di Halloween, maxi sequestro di prodotti pericolosi Siracusa, immigrazione clandestina: arrestati due scafisti ucraini