Salvataggio ieri nella baia di Santa Panagia. L’allarme è scattato a seguito di una segnalazione al numero unico di emergenza 112. Un ragazzo si trovava in chiara difficoltà a causa di un infortunio ad un arto inferiore. 

La telefonata ha immediatamente attivato l’intero dispositivo di soccorso della Guardia Costiera di Siracusa. Disposta la missione S.A.R. (Search and Rescue) per la Motovedetta CP 323, con l’impiego di un’unità del servizio tecnico-nautico di pilotaggio con a bordo personale militare della Sezione staccata Santa Panagia della Capitaneria di porto di Siracusa.

Raggiunto il malcapitato, il comandante della motovedetta CP 323 ha disposto  l’impiego del rescue swimmer che, gettatosi tra i flutti, ha tratto in salvo il giovane issandolo a bordo.

L’intervento del rescue swimmer, (eccellenza del Corpo delle Capitanerie di porto) in forza alla Guardia Costiera Siracusana, si è dimostrato risolutorio in un tratto di mare caratterizzato dalla presenza di scogli affioranti e bassi fondali.

Una volta recuperato e messo in sicurezza il bagnante, che lamentava forti dolori alla gamba, la motovedetta ha fatto rientro nel Porto Grande. Un’ambulanza attendeva il giovane e l’ha condotto all’ospedale Umberto I di Siracusa per le cure del caso.

La catena dei soccorsi attivata dalla Sala Operativa della Guardia Costiera di Siracusa ha evitato che la disavventura si trasformasse in tragedia, visto il serio infortunio di cui il ragazzo era rimasto vittima. 

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