Il Siracusa si ferma a Catania.Tre punti d’oro per gli etnei, che tornano in corsa per i playoff. Derby a senso unico al Massimino. I rossazzurri hanno dominato contro un Siracusa deludente, impalpabile. Dopo un tentativo velleitario di Turati in rovesciata, gli etnei assumono le redini del gioco e al 12’ sono già in vantaggio. Di Grazia si fa spazio sulla destra, vede, il movimento di Mazzarani e lo serve. L’attaccante controlla e, in diagonale batte Santurro. Gli ospiti provano a reagire, ma non riescono a sfondare anche perché gli etnei chiudono bene tutti gli spazi. Al 33’ il Catania sfiora il raddoppio. Manneh prende di infilata la difesa azzurra e serve Mazzarani, che calcia debolmente favorendo la parata di Santurro. Dieci minuti dopo, altra potenziale occasione per la squadra di Pulvirenti, ma Manneh viene anticipato da Turati che mette in angolo. Finale di tempo tutto di marca etnea. Nel primo dei quattro minuti di recupero, i rossazzurri vanno ancora in rete con Di Grazia che, al volo, su traversone di Pozzebon, fa secco Santurro. Gran gol e Catania meritatamente avanti di due reti. Prima dell’intervallo, altra opportunità per l’ex giocatore del Messina, il quale cicca clamorosamente la palla da due passi. In avvio di ripresa arriva il tris del Catania, firmato da Gil che sugli sviluppi di una mischia, trova il pertugio giusto e segna con un tiro sul primo palo. Il Siracusa prova a scuotersi e Scardina impegna di testa Pisseri. Al 31’ Longoni impegna il portiere avversario e un minuto dopo, su angolo, Scardina di testa accorcia le distanze. Al 41’ Di Grazia si presenta tutto solo davanti a Santurro dopo aver percorso una settantina di metri palla al piede ma il portiere azzurro si oppone alla grande. Dall’altra parte, Pisseri risponde presente su Longoni. L’argentino, al 90’, sciupa una grande occasione calciando alto da una decina di metri. Finisce 3-1 ed il Catania torna a sperare nei playoff. Navigazione articoli Pallavolo femminile: l’Eurialo vince ad Avola ed è matematicamente quarta Pallavolo under 18, l’Eurialo supera l’Aurora