Nel giorno della partenza del Seppellimento di Santa Lucia da Siracusa, una prima certezza sul ritorno del dipinto arriva dal parlamentare Paolo Ficara (M5S). “Il Caravaggio tornerà entro il 13 dicembre, il giorno della festa in onore della patrona. Ho avuto la conferma dal Fec, Fondo Edifici di Culto, che nei mesi passati ho interrogato più volte su questa vicenda. Come ricorderete, il Fec è il proprietario del bene”, dice l’esponente pentastellato. “Ci sono però aspetti che ora vanno chiariti, a livello istituzionale”, aggiunge Ficara insieme al deputato regionale Stefano Zito. “Ad esempio il perché di una decisione assunta dal Fec in assoluta solitudine: ci riferiamo al via libera per la partenza, nonostante l’espresso e manifesto parere contrario del Comune di Siracusa e della Curia. Non ci lascia soddisfatti l’atteggiamento del ministero diretto dalla Lamorgese e rispettosamente ci domandiamo che senso abbia avuto il vertice in Prefettura a Siracusa della scorsa settimana se tutto era già deciso, o quasi. Avere ignorato la volontà espressa di una città capoluogo è istituzionalmente irrispettoso, a nostro parere. Ma ciò non toglie che diversi errori siano stati condotti anche a Siracusa, di posizione e di gestione. Ad esempio, l’avere puntato in una prima fase sullo stato di salute dell’opera, ritenuta bisognoso di restauro, si è rivelato un boomerang e non solo comunicativo. Pur con tutte le buone volontà messe in campo, la mossa ha finito per rafforzare la posizione di chi chiedeva il trasferimento del Seppellimento”, analizzano i due. “C’è poi il livello politico di questa storia. Sorridiamo leggendo le critiche di esponenti di primo piano del centrodestra che dimenticano, però, come al governo della Regione ci siano proprio loro. E il via libera all’intera operazione arrivato da Palermo è, dall’inizio di questa storia, desolante. Troppe zone ibride e giravolte attorno al Caravaggio, al punto che ci si domanda chi davvero comandi a Palazzo Vermexio, dove l’intraprendenza dell’assessore Granata ha avuto la meglio su di una certa timidezza istituzionale del sindaco Italia”. Ma intanto il dipinto è partito. “Concentrarsi su lamenti e critiche purtroppo non serve”, dicono Paolo Ficara e Stefano Zito (M5s). “Bisogna, dolorosamente, fare tesoro di questa esperienza. Se tutti i beni e tesori che Siracusa conserva e custodisce nel nome di Lucia, da Ortigia alla Borgata, fossero messi in rete attraverso un percorso cultural-turistico, questo avrebbe garantito una diversa difesa dello spirito identitario e di culto dell’opera del Merisi. Invece, la debolezza del tessuto locale, dove ogni cosa è staccata e distanziata da quella accanto, ha permesso al Fec di decidere senza avvertire la benchè minima pressione. E’ lecito attendersi, in questo senso, una pronta iniziativa dell’amministrazione comunale, per quanto di sua competenza e nel coinvolgimento degli altri enti interessati. Alle volte, accettare un buon consiglio non è segnale di debolezza. Speriamo il sindaco avrà questa volta la determinazione di intervenire e guidare a due mani questo necessario processo”. Navigazione articoli SIRACUSA. IN MOSTRA AL MUSEO “PAOLO ORSI” IL KOUROS RITROVATO SIRACUSA. APERTA AL PUBBLICO LA MOSTRA DEL KOUROS RITROVATO AL MUSEO REGIONALE “PAOLO ORSI”