L’ospedale Umberto I di Siracusa si è arricchito nell’area a verde di giovani piante, simbolo del connubio inscindibile tra ambiente e salute, donate dall’Arma dei Carabinieri Raggruppamento Biodiversità di Mongiana e dalla Federazione nazionale dirigenti ospedalieri internisti, nell’ambito del progetto nazionale di educazione ambientale “Un Albero della Salute“, tra l’Arma dei Carabinieri e FADOI, volto a promuovere e a sostenere una campagna di sensibilizzazione sull’interazione fra la tutela della salute delle persone e del sistema ambientale.
L’ospedale Umberto I di Siracusa è stato selezionato assieme ad altri ospedali d’Italia per la donazione e
messa a dimora di alberi autoctoni prodotti nel vivaio forestale del Reparto Biodiversità di Mongiana e
dell’albero di Falcone, il Ficus Macrophilla riprodotto dalle talee dell’albero che cresce davanti
all’abitazione del giudice Falcone, simbolo della lotta alle mafie. L’iniziativa si è svolta simultaneamente
su tutto il territorio nazionale oggi 4 ottobre, giornata in cui si festeggia San Francesco d’Assisi patrono
d’Italia e degli ecologisti.
L’evento, al quale hanno partecipato autorità civili e militari, associazioni di volontariato, personale
sanitario, studenti e cittadini, presieduto dal commissario straordinario dell’Asp di Siracusa Salvatore
Lucio Ficarra assieme al comandante provinciale dei Carabinieri di Siracusa colonnello Gabriele
Barecchia, si è aperto nella hall dell’ospedale di Siracusa con la presentazione del progetto nazionale
tenuta dal tenente colonnello Rocco Pelle comandante del Reparto Biodiversità di Mongiana (Vibo
Valentia), dal tenente colonnello Carmelo Parisi comandante del Centro Anticrimine Natura Carabinieri
di Catania e dal componente l’Esecutivo nazionale FADOI Roberto Risicato, direttore del reparto di
Medicina interna dell’ospedale Umberto I.
Alla presentazione ha fatto seguito nell’area esterna la suggestiva messa a dimora delle piante operata
dai carabinieri del Raggruppamento di Mongiana assieme ad un gruppo di studenti delle classi terze
medie dell’Istituto Lombardo Radice di via Archia accompagnati dai docenti.
Ogni pianta messa a dimora potrà essere geolocalizzata fotografando uno speciale cartellino e sarà
possibile seguirne la crescita su un sito web, monitorando in tempo reale anche il risparmio di anidride
carbonica.
All’esterno dell’ospedale è stata allestita una postazione espositiva e durante la presentazione è stato
proiettato un interessante video sulle molteplici e lodevoli attività del Raggruppamento di Mongiana, in
provincia di Vibo Valentia, territorialmente più vicino alla Sicilia.
I relatori, moderati dalla responsabile dell’Unità operativa Educazione alla Salute dell’Asp di Siracusa
Enza D’Antoni, hanno affrontato i temi legati all’approccio One Health (“una sola salute”) basato
sull’indissolubile interconnessione sostenibile tra esseri umani, animali e ambiente.
Il commissario straordinario Salvatore Lucio Ficarra in apertura ha rivolto il saluto al comandante
provinciale dei Carabinieri colonnello Gabriele Barecchia, al questore Benedetto Sanna presente
all’evento assieme al comandante della Capitaneria di Porto di Siracusa Andrea Santini, al colonnello
della Guardia di Finanza Emiliano Iacobono, rappresentanti dell’Aeronautica, dell’Ufficio scolastico
provinciale, ha ringraziato gli organizzatori dell’evento, i vertici dell’Arma dei Carabinieri Raggruppamento Biodiversità di Mongiana e Anticrimine Natura di Catania, la FADOI e tutto il personale aziendale che ha partecipato numeroso: “L’Arma dei Carabinieri ci ha onorato di questa scelta e la ringraziamo – ha detto -. Noi oggi uniamo la salute del pianeta con la salute dei cittadini grazie a questa importante iniziativa che coinvolge la sanità siracusana. Noi tutti dovremmo prendere coscienza che se l’ambiente sta bene anche noi stiamo meglio. Basti pensare agli incendi dolosi che si registrano ogni anno. Così come è importante il simbolismo, poiché piantare in un ospedale un albero come quello nato dalle talee dell’albero di Falcone è importante poiché rappresenta oltre che la natura il simbolo della legalità. Grazie per questa iniziativa e ci auguriamo che questo messaggio positivo possa coinvolgere in futuro anche tutti gli altri ospedali della provincia di Siracusa”.
Il comandante dei Carabinieri di Siracusa colonnello Gabriele Barecchia ha rivolto un messaggio ai ragazzi: “Con questo evento – ha detto – puntiamo l’attenzione sull’importanza di salvaguardare la salute dell’ambiente e questo diventa possibile solo se impariamo a rispettare non solo ciò che è nostro ma, soprattutto, ciò che è di tutti”.
“Questo progetto che condivide l’Arma dei Carabinieri con la FADOI – ha detto Roberto Risicato – rientra nell’ambito delle iniziative di educazione alla salute che persegue la Federazione e l’Azienda sanitaria. L’universo nel quale viviamo si regge in un equilibrio senza il quale non potrebbe esistere. Il mantenimento dell’ecosistema garantisce la salute di tutti gli organismi che lo vivono e noi tutti abbiamo l’obbligo di lanciare il messaggio anche alle nuove generazioni che la salute dell’ambiente che ci circonda è la salute di tutti. Fadoi ha affiancato questa iniziativa perché crede nel progetto One Health. Credere che la salute dell’uomo dipenda dalla salute dell’ambiente è un concetto fondamentale che porteremo sempre avanti”.
“E’ una iniziativa straordinaria per noi carabinieri forestali essere in Sicilia – ha detto il comandante del Raggruppamento Biodiversità di Mongiana tenente colonnello Rocco Pelle – a trovarci in connubio con
il mondo medico, una esperienza che ci fa crescere e che lascia alla popolazione un importante segnale
che ci proietta verso un nuovo approccio con l’ambiente, insieme alla medicina, alla veterinaria, alla
biologia, alla ecologia. Siamo particolarmente contenti per avere concluso la messa a dimora degli alberi
nell’ospedale di Siracusa con questa pianta straordinaria dal grande valore simbolico che è l’albero di
Falcone”.
Il comandante del Centro Anticrimine Natura dei Carabinieri di Catania tenente colonnello Carmelo
Parisi ha illustrato brevemente l’attività del Centro che ha giurisdizione nella Sicilia orientale e si occupa
della tutela dell’ambiente, svolge controlli ambientali e nella gestione faunistica con particolare
riferimento al contenuto della convenzione di Whashington del 1973 e della Convenzione di Berna
recepita in Italia negli anni ‘90 ed ha puntato sull’importanza della espressione “mettere a dimora” le
piante: “Significa – ha detto – affidarle alla natura. L’augurio è che possiamo dare il nostro contributo,
così come i ragazzi che sono le sentinelle della popolazione ed hanno un importante ruolo nel
trasmettere alle generazioni future il rispetto della salute e della tutela dell’ambiente”.

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