Progetti presentati per oltre 175 milioni di euro, già finanziati per 26 milioni e valutati positivamente per altri 65 milioni. In questi numeri è sintetizzato l’impegno che l’amministrazione comunale di Siracusa sta mettendo in campo per accedere ai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza e che è stato illustrato in una partecipata conferenza stampa tenuta dal sindaco, Francesco Italia, e dalla Giunta e alla quale hanno presenziato anche il segretario generale, Danila Costa, i dirigenti comunali, il capo di gabinetto, Michelangelo Giansiracusa e i rappresentanti di enti e organizzazioni chiamati a collaborare. Un lavoro complesso nel quale sono coinvolti tutti gli uffici comunali e che si avvale anxhe di sei professionisti, con svariate competenze, assunti a tempo determinato e messi a disposizione degli enti locali dal ministero della Funzione pubblica. Quello sui fondi del Pnrr è un continuo work in progress, non solo sui passaggi dei singoli progetti ma anche sui nuovi bandi che man mano vengono proposti come quello sull’impiantistica sportiva che è uscito solo pochi giorni fa. In questo senso, in un’ottica di trasparenza e partecipazione, la conferenza stampa di oggi è servita anche a presentare un sito internet approntato specificatamente dall’Amministrazione, www.siracusadomani.info che è un contenitore di tutti i progetti, presenti e futuri, aggiornati in base allo stato di avanzamento. «Il lavoro è talmente grande e complesso e i tempi sono così stringenti – ha detto il sindaco, Francesco Italia – che, tenuto conto dell’organico carente e di tutti gli altri impegni ordinari, sento di dovere ringraziare quanti danno il loro contributo senza il quale tutto ciò non sarebbe possibile. Faccio un appello a tutte le forze attive affinché partecipino a questo sforzo collettivo che rappresenta un’occasione irripetibile per Siracusa. Questa non è una gara per attaccarsi una medaglia al petto ma è una scommessa su un pezzo del nostro futuro, per il quale occorre un Patto per la città». I progetti sono stati raccolti in quattro missioni: Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo, che allo stato vale poco meno di 2 milioni; Rivoluzione verde e transizione ecologica (15,4 milioni); Istruzione e ricerca (14,7 milioni); Inclusione e coesione (25,6 milioni). A questi si aggiungono 3 programmi di interventi: uno per la rigenerazione urbana ed edilizia popolare; uno per la rigenerazione del sistema idrico-potabile; e uno per la realizzazione di un “Translation medicine campus” di livello internazionale che vale 36 milioni nell’ambito degli investimenti per la riqualificazione di siti da destinare alla creazione di ecosistemi dell’innovazione nel meridione d’Italia. Il progetto, che vede impegnati altri soggetti come università di Catania, Ance, Confcommercio, è stato ispirato dalla Fondazione Eureka del professore Salvatore Albani, già impegnato in questo settore a Singapore. L’idea è di riqualificare la vasta area compresa tra la stazione ferroviaria, piazza Adda e la zona archeologica per la realizzazione di un centro studi per il trasferimento della scoperte mediche e biomediche all’applicazione pratica. Il progetto, che vuole essere un’opportunità per ricercatori e studiosi siciliani, è già alla fase definitiva ed è in attesa di finanziamento dall’Agenzia per la coesione territoriale. Navigazione articoli Covid. In arrivo le multe per i no vax in Sicilia, ecco l’importo In migliaia in corteo a Comiso per chiedere la pace.