Venerdì 28 maggio, presso l’ex Convento del Ritiro di Siracusa, alla presenza dell’Assessore regionale aiBeni Culturali e all’Identità siciliana, Alberto Samonà, sarà inaugurata la mostra di pittura contemporaneadi Enzo Rovella dal titolo Secret Daimon.La mostra, promossa dalla Regione Siciliana, organizzata dal Comune di Siracusa e curata da OrnellaFazzina, è composta da venti opere, quasi tutte di grandi dimensioni, che sono il frutto dell’ultima ricercadell’artista. Dipinti contemporaneamente astratti e figurativi dove l’astrazione traccia il campo d’azione,una sorta di finestra d’ingresso, mentre la figurazione, quasi trascendentale, riporta al metaxu della anticacultura greca, un luogo celeste, di mezzo tra umano e divino.I daimones evocati da Rovella sono infatti dei soggetti con fattezze simili a quelle umane che non silimitano a porsi statici innanzi allo spettatore, ma che, grazie alla loro forza espressiva, quasi ne pervadonolo spazio, come se il loro scopo non fosse semplicemente quello di farsi guardare, altresì quello di entrarein contatto con chi li percepisce.Come scrive l’Assessore Samonà nel bel testo di presentazione, “Prima della nascita, l’anima di ciascuno dinoi sceglie un’immagine, un disegno che poi vivremo sulla terra, e riceve un compagno che ci guidi quassù,un daimon, che è unico e tipico nostro. Tuttavia, nel venire al mondo, dimentichiamo tutto questo ecrediamo di essere venuti vuoti. È il daimon che ricorda il contenuto della nostra immagine, gli elementidel disegno prescelto, è lui, dunque, il portatore del nostro destino”. Iniziare da questo passo platonicoche anticipa molte successive riflessioni sul tema della immortalità dell’anima, ci consente di considerare ilvalore intrinseco che, a nostro avviso, le opere di Rovella assumono in questa mostra, rammentandoci lanostra vera provenienza.”Altrettanto colto il testo di Fabio Granata, assessore alla Cultura del Comune di Siracusa, che cita ladefinizione di James Hilmann: ”Nasciamo con un carattere; ci viene dato, è un dono dei guardiani dellanostra nascita, come dicono le vecchie storie… ognuno entra nel mondo con una vocazione…Il daimonsvolge la sua funzione di promemoria in molti modi. Ci motiva. Ci protegge. Inventa e insiste con ostinatafedeltà” E cos’altro è il Genius loci, se non la presenza del soprannaturale che avvertiamo in alcuni luoghi,luoghi sacri e da preservare? O lo stesso Angelo custode, caro alla sensibilità Cristiana, non rappresentaforse la stessa figura, assolvendo alla medesima funzione di collegamento con il divino, ben oltre i preti ela loro visione della vita come espiazione e peccato?” La curatrice della mostra si sofferma invece sulvalore artistico e sulla qualità pittorica delle opere in mostra. “Con le sue figure evanescenti, eseguite con una tecnica eccellente, Enzo Rovella raggiunge una dimensione che indaga quelle parti più segrete eprofonde del nostro inconscio, permettendoci così di ascoltare il guardiano della nostra anima, queldaimon con il quale entriamo in contatto per fugare paure e inquietudini che questo presente ci staconsegnando. Queste sue opere sono un chiaro esempio di come un artista riesce a intercettare, e a voltea presagire, le istanze dell’oggi reinterpretandole in uno spazio di rappresentazione ad alta concentrazioneetica ed estetica, per far emergere un messaggio di effettiva riflessione su sé stessi, di speranza e di realecambiamento”. Navigazione articoli Stagione Inda alle porte e deroga capienza spettatori, interrogazioni dei deputati Stefano Zito e Paolo Ficara SIRACUSA. AL VIA “ARTIERI MERCATO CREATIVO”, IL PRIMO FESTIVAL DELLE ARTI E DEI MESTIERI IN ORTIGIA