La vicenda relativa al finanziamento, prima concesso al Comune di Siracusa, poi revocato dalla Regione, per la realizzazione di un ponte mobile che collegasse Riva Nazario Sauro allo Sbarcadero Santa Lucia, si è conclusa con il pagamento delle spese a cui il Comune è stato condannato, Si trattava di una proposta che partiva dai residenti della Borgata, il cui consiglio di circoscrizione era all’epoca presieduto da Fabio Rotondo e che approdò in consiglio comunale nel 2016, con l’approvazione all’unanimità della proposta. L’idea era quella di realizzare a Siracusa quanto fatto in altre città di mare, da Savona, a Taranto e Chioggia: un ponte mobile, ad alzata o rotatorio tra i due pontili presenti nel Porto Piccolo. Questo,nelle previsioni espresse all’epoca, avrebbe dato la possibilità di invogliare tanti a non affollare di auto il centro, di fare una passeggiata in mezzo al mare, “con un ritorno in termini di immagine-si disse all’epoca – e l’opportunità di diventare un’attrattiva turistica con struttura rigorosamente ecosostenibile” Dopo la revoca del finanziamento concesso dalla Regione per realizzare tale collegamento, il Comune decise di ricorrere dinnanzi al Tribunale di Palermo contro l’Assessorato regionale delle Infrastrutture e della Mobilità. Il giudizio si è concluso nel 2019, con una sentenza con cui il tribunale ha rigettato le richieste di palazzo Vermexio e condannando l’ente al pagamento delle spese processuali. L’Agenzia delle Entrate ha notificato lo scorso marzo l’avviso di liquidazione, invitando il comune alla registrazione della sentenza. Ultimo atto, nei giorni scorsi, quello dell’Avvocatura del Comune, con cui, attraverso una determina a firma della dirigente, Maria Di Stefano, si dispone il pagamento delle somme. Navigazione articoli Siracusa. Costone Arenella pericolante, nessuna richiesta di contributo del Comune alla Regione Maestri infioratori di Noto realizzano tappeto per ricordare le stragi di Capaci e via D’Amelio