Archiviata la prima sconfitta stagionale, l’Ortigia è pronta a scendere in acqua per la grande sfida contro il Brescia, in programma domani pomeriggio, alla piscina “Paolo Caldarella” di Siracusa, alle ore 15.00 (diretta streaming su Waterpolo Channel e sulla pagina Facebook dell’Ortigia). I campioni d’Italia saranno quasi al completo, visto che mancherà soltanto Dolce, fermato dal Covid, mentre i biancoverdi, dopo il rientro di Napolitano, ritrovano anche Mirarchi, che dovrebbe essere della partita. Una gara molto complicata per gli uomini di Piccardo contro un avversario che mira a replicare la vittoria dello scudetto, anche se al momento è costretto ad inseguire in classifica, terzo a tre punti dal Recco e ad uno dall’Ortigia, ma con la sfida contro i liguri, rinviata la scorsa settimana, ancora da giocare. I biancoverdi si sono scrollati di dosso l’amarezza per la sconfitta di Palermo e vogliono provare a fare l’impresa contro una squadra blasonata e, quantomeno nei pronostici, favorita. Serviranno lucidità, coraggio e cuore.
Alla vigilia dell’incontro, Stefano Piccardo, coach dell’Ortigia, sottolinea la forza degli avversari e spiega cosa dovranno
fare i suoi per cercare di fermarli: “Secondo me il Brescia, con Bicari è una squadra, senza Bicari è un’altra squadra.
Credo che con l’innesto di questo giocatore, loro possano ambire ad arrivare alla Final Four di Champions. Brescia è
una formazione forte e completa in ogni reparto. Hanno il contropiede, hanno l’attacco a uomini pari, sanno giocare
bene l’uomo in più. Non a caso sono i campioni d’Italia. Vanno affrontati con tanta umiltà e conoscenza dei propri
mezzi. Sicuramente non potremo giocare senza usare la testa in ogni momento, perché loro poi ti puniscono”.
Il tecnico dell’Ortigia fa quindi il punto sulle condizioni del gruppo: “La squadra ha lavorato con il solito impegno e la
solita dedizione. È normale che la sconfitta di Palermo abbia fatto male, c’è un po’ di nervosismo come è giusto che sia
quando si viene da una prova non positiva da parte nostra. Riguardo alla formazione e ai convalescenti, Mirarchi è un
po’ più lontano dalla forma rispetto a Napolitano, ma credo che entrambi domani saranno della partita”.
Dell’umore dello spogliatoio e delle aspettative dell’Ortigia rispetto a questo grande match, parla anche Filippo Ferrero, reduce dalla buona prova in Nazionale: “Ripetiamo sempre che, così come non bisogna esaltarsi dopo le
vittorie, non bisogna neanche deprimersi dopo una sconfitta. Sabato scorso abbiamo perso, ma avremo sicuramente
modo di rifarci, visto che abbiamo ancora tre partite da giocare contro il Telimar, tra campionato ed Euro Cup. Almeno
tre, perché magari poi potremmo incontrarli anche ai play-off. Impariamo dagli errori che abbiamo fatto sabato, ma
guardiamo avanti, restando lucidi”.

“Domani incontreremo una squadra – continua Ferrero – che, sulla carta, è candidata a rivincere il titolo italiano. La
affrontiamo con umiltà e con la consapevolezza di partire un po’ svantaggiati, almeno nei pronostici. Sappiamo però
che loro, senza un elemento importante come Bicari, hanno perso contro Trieste, quindi qualche punto debole ce
l’hanno. Se impostiamo la partita in un certo modo, possiamo avere delle opportunità di portarla a casa. Sul piano
tattico, dobbiamo evitare di lasciargli le controfughe, che sono una delle armi migliori che hanno, perché giocatori
come Alesiani, Luongo, Renzuto, Di Somma hanno nelle corde un ritmo molto elevato. Loro, peraltro, hanno anche un
centroboa molto dinamico come Lazic, quindi sono una squadra impostata molto sul ritmo. Ecco perché dobbiamo
tenerci pronti a faticare e soffrire quattro tempi. Vista la loro velocità, noi non dovremo affrettare in attacco,
bisognerà rimanere tranquilli e avere la lucidità di una grande squadra. Come ci dice spesso Stefano Tempesti, le
grandi squadre posano la palla al centro al trentesimo secondo. Dovremo essere bravi a fare questo, a tenerli bassi e a
non farli ripartire, tenendoli in apprensione in difesa”.
Una battuta anche sulla sua prestazione in Nazionale contro la Croazia, contro la quale ha messo a segno tre reti
pesanti: ”Non ritengo di aver fatto un’ottima partita. Sono soddisfatto per il risultato e per i gol, perché so che non è
facile segnare a questi livelli. Ho fatto una buona prestazione, ma anche tanti errori, così come a Palermo, quindi so
che ho ancora tantissimo lavoro da fare, tantissime cose da migliorare”.

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