Nelle prossime disposizioni che verranno assunte dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, oppure dalla Presidenza della Regione, bisogna disporre la riapertura dei cimiteri per consentire ai parenti le visite ai propri cari defunti. Lo dichiarano Vincenzo Vinciullo, Fabio Alota, Mauro Basile, Salvatore Castagnino e Sebastiano Moncada. Ormai da oltre un mese, i cimiteri sono chiusi e questo impedisce la “corrispondenza di amorosi sensi” fra i genitori e i figli e fra chi è rimasto in vita e chi, invece, continua a vivere nell’aldilà. Il dolore per non poter visitare i propri cari accresce ogni giorno e pensiamo, in modo particolare, alle madri e ai padri che non possono ricongiungersi ai propri figli defunti. Sosteniamo la lotta che l’associazione “Angeli”, col suo presidente Giacinto Avola, sta sostenendo, convinti che non sfuggirà né al Governo nazionale né a quello regionale, ancora una volta, la necessità di riaprire i cimiteri. E’ chiaro che, hanno proseguito Vinciullo, Alota, Basile, Castagnino e Moncada, l’apertura non può avvenire in maniera irrazionale, ma deve essere razionalizzata per impedire che vi possano essere assembramenti all’ingresso del cimitero o anche al suo interno. Pertanto, nel predisporre l’ordinanza di riapertura, devono essere imposte delle regole ben precise che impediscano eventuali rischi e, in modo particolare, pensiamo che bisogna non solo razionalizzare ma anche scaglionare le entrate secondo l’ordine alfabetico dei defunti, prevedere la prenotazione online o telefonica, consentire l’ingresso con i mezzi propri, stabilendo in 30 minuti il tempo massimo per la visita, e, nel caso di numerose richieste, prevedere l’ordine cronologico. Tutte queste banali disposizioni consentirebbero di accedere al cimitero senza incorrere in alcun rischio, del resto anche una serie di disposizioni che sono state date dal Consiglio dei Ministri e dalla Regione Siciliana prevedono un allargamento delle fasce di apertura dei servizi ai cittadini. Il cimitero è oggettivamente un luogo che deve essere riaperto, un luogo che, anche per la sua estensione, non consente di avere rapporti di vicinanza, un luogo che, se ulteriormente razionalizzato e contingentato, non rappresenta sicuramente un rischio per nessuno. Da qui, hanno concluso Vinciullo, Alota, Basile, Castagnino e Moncada, l’invito alle autorità preposte, non ultimo ai Sindaci, che potrebbero benissimo spingere il Governo nazionale e quelli regionali ad inserire nelle prossime riaperture anche i camposanti Navigazione articoli “Earth Day”, il Cutgana aderisce alla mobilitazione digitale globale: Il centro universitario promuoverà i virtual tour e gli spot delle riserve naturali CORONAVIRUS. PARTE DALLA SICILIA L’APPELLO AL GOVERNO PER AIUTI AL SETTORE WEDDING ED EVENTI