Un workshop dal titolo “Come poter facilitare l’identificazione dei diamanti sintetici HPHT e CVD” si è tenuto ieri mattina a Siracusa. Ad organizzarlo è stato Emanuele Piccione, presidente della sezione aretusea del Sindacato Orafi Gioiellieri, operante in seno a Confcommercio Imprese per l’Italia.
A relazionare sul tema è stato Claudio Russo, responsabile dei corsi I.g.i. (istituto internazionale di gemmologia) per il distretto Sicilia-Calabria con il contributo di Luigi Costantini, coordinatore nazionale I.g.i e di Paolo Minieri, presidente del gruppo I.g.i.In un mercato in continua espansione, che ha conosciuto nel 2016 una crescita mondiale del 30%, diventa indispensabile – è stato ribadito dai relatori – riuscire a distinguere i diamanti sintetici da quelli naturali puri, il cui valore al grammo può raggiungere i 50.000 euro, contro i 35 euro di un grammo d’oro in gioielleria.
Sono state messe a confronto diverse metodologie di analisi, basate sull’uso di strumentazioni gemmologiche standard e d’avanguardia. A fare gli onori di casa è stato Emanuele Piccione, presidente di Federpreziosi Siracusa: «Siamo orgogliosi – ha detto – di ospitare una giornata-studio come questa e un grazie particolare va al dottor Russo per averci dato questa possibilità.Il presidente di Confcommercio Siracusa, Sandro Romano, ha sottolineato «l’impegno dell’Associazione nel mettere in campo iniziative di fondamentale importanza per il territorio, nonché la sua capacità di ascolto dei bisogni formativi e di crescita delle singole categorie».

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