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Dopo la sosta forzata, con il rinvio del turno infrasettimanale di campionato e poi della Coppa Italia, l’Ortigia riparte da dove si era fermata, ossia dalla sfida europea contro i rumeni del CSM Oradea. Domani sera, alle ore 20, alla piscina di Nesima, a Catania, i biancoverdi scenderanno in acqua per giocare la semifinale di ritorno di Euro Cup e provare a staccare il pass per accedere alla finale. Si parte dal successo per 10-4 ottenuto all’andata, un buon margine che però per gli uomini di Piccardo non conta, perché la volontà è quella di giocare per vincere, senza fare calcoli e pensando a ripetere la grande prestazione fatta in terra rumena. Tra i biancoverdi si respira la voglia di realizzare quel grande sogno sfuggito lo scorso anno e inseguito sin dal primo giorno di preparazione di questa stagione. A sostenere Tempesti e compagni si spera ci possano essere tantissimi tifosi siracusani, per scrivere insieme una pagina storica per l’Ortigia e per la pallanuoto maschile siciliana.

Alla vigilia ha parlato mister Stefano Piccardo, che sottolinea l’importanza del momento: “Il ritorno di questa semifinale – afferma – ci dà la dimensione del lavoro che abbiamo fatto. Giocare per due anni di fila una semifinale di coppa è qualcosa di importante per una società che prima non aveva mai raggiunto questo traguardo a livello maschile. Domani ci aspetta una partita che non capita a tutti gli atleti di disputare. Dovremo affrontarla come merita, perché è una semifinale europea nella quale c’è in palio un grandissimo sogno, quello di raccogliere il frutto di tre anni di lavoro. Nulla deve essere lasciato al caso, cercheremo di preparare e di giocare la partita consapevoli del fatto che per tutti noi, per il club, potrebbe essere una serata storica”.

Il tecnico dell’Ortigia punta sulle motivazioni dei suoi e fa il punto sulle condizioni della squadra: “Dobbiamo giocare per il valore altissimo che la gara ha, senza pensare all’andata. Quello che i miei giocatori devono pensare è che hanno la fortuna di rigiocare una semifinale. La squadra sta bene, speriamo che arrivi nelle migliori condizioni in questo ultimo ciclo di preparazione. Mancherà ancora La Rosa, al suo posto dovrebbe esserci Andrea Condemi”.

Piccardo, infine, si aspetta una massiccia presenza di tifosi e commenta con amarezza la poca attenzione che la pallanuoto riceve: “Da sportivo io spero nel pienone, nel tutto esaurito. Mi auguro che la gente si renda conto di tutto il sudore che c’è dietro a un progetto del genere, di quanto siano poche le risorse a nostra disposizione, dei sacrifici enormi che fa l’Ortigia per garantire questi livelli. Mi sembra incredibile che di fronte a una possibile finale, non ci sia la fila di giornalisti in piscina per intervistare dei giocatori che meriterebbero ancora più attenzione di quanta se ne riserva abitualmente a quelli di altri sport”.

Per il numero 3 biancoverde Martino Abela, siracusano, questa è l’occasione per entrare nella storia del club nel quale è cresciuto e nella storia sportiva della sua città: “Sono contento, per noi è una rivincita dopo la delusione dello scorso anno. Speriamo adesso di toglierci questa piccola soddisfazione, anche se in realtà vorremmo togliercene anche di più importanti. Stiamo bene, stiamo lavorando bene, sarà una partita difficile, fisica sicuramente, come all’andata. Se riusciremo a ripetere quella prestazione, avremo possibilità di raggiungere l’obiettivo. Dovremo imporre il nostro ritmo, dimenticando il vantaggio conseguito in Romania e ricominciando come se fosse la prima partita e fossimo zero a zero. Abbiamo voglia di fare bene anche e soprattutto per noi stessi, ma anche per dare un segnale in vista degli impegni futuri”.

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