Ancora una sconfitta casalinga, ma l’Eurialo dà segnali di crescita. Grinta, impegno e spirito di sacrificio non sono mancati: stavolta però la squadra siracusana, oltre all’inesperienza, è stata penalizzata da alcuni clamorosi errori arbitrali che hanno finito per agevolare il compito delle etnee. E’ finita 3-0, punteggio troppo pesante per una compagine che ha lottato con il cuore su ogni pallone, cercando di sopperire con la tenacia e l’ardore agonistico alle superiori qualità tecniche e fisiche delle avversarie. Avvio di gara caratterizzato da errori in attacco da ambo le parti. Il primo strappo porta le ospiti dal 4-6 al 10-6, le siracusane recuperano e si riportano avanti :13-12. Poi nuovo minibreak delle paternesi ma la gara si mantiene equilibrata fino al 21-23. E’ a questo punto che il primo arbitro commette il primo clamoroso errore, “vedendo” in campo una palla che, invece, su attacco delle catanesi, aveva oltrepassato la linea. Proteste veementi ma inutili dell’Eurialo, che cede 21-25. E’ un duro colpo da assorbire per le padrone di casa che, nel secondo set, mollano la presa. Le ospiti ne approfittano per ipotecarlo subito, portandosi prima sul 7-0, poi sul 13-6. Le aretusee provano a scuotersi, il distacco è però incolmabile e Paternò si impone 25-12. Il tecnico Scandurra cerca di rimotivare le sue ragazze, che tornano in campo più battagliere che mai e vanno subito sul 4-0. Le aretusee giocano bene, sfruttando anche i centimetri sotto rete di Rotondo che attacca bene e aiuta a muro. Raccosta, Bennardo e Maltese forniscono il loro contributo in attacco. Sul 13-7 però le locali subiscono la rimonta ospite. Poi sono ancora alcuni errori arbitrali a frenarle. Il direttore di gara sorvola su alcune “doppie” ospiti prima di cestinare un punto prezioso di Rotondo per invasione. Il pubblico si infuria, le verdeblù protestano, Scandurra alza la voce e l’arbitro mostra il cartellino giallo. L’Eurialo prova a restare ancorata al match, ma si arrende 19-25. Il presidente Carmelo Messina preferisce glissare sugli errori arbitrali. <<Possono sbagliare – dice riferendosi ai direttori di gara -, così come sbagliano atleti, tecnici e dirigenti. Non ne farei un dramma anche se siamo stati un po’ penalizzati. Voglio sottolineare invece la prestazione caparbia delle ragazze, che anche stavolta hanno dato il massimo, mettendo in difficoltà una squadra più forte ed esperta. Il nostro è un cammino dignitoso, anche se la classifica e i numeri dicono altro. L’Eurialo potrà anche perdere, ma nessuna squadra passeggia contro di noi. Anche il Paternò ha dovuto sudare per batterci perché due set su tre sono stati equilibrati e si sono decisi soltanto alla fine. Le nostre giocatrici meritano un grande plauso per il campionato che stanno disputando anche perché, lo rammento, siamo la squadra con l’età media più bassa del torneo>>. Navigazione articoli Ippica. Pretzel Logic invincibile sulla piogga. Ippodromo del Mediterraneo. Ippica. L’incontenibile Fast Masai e il progredito Bourbon Club, sigillano le prove più dotate.