Forse è arrivata la parola fine all’istituzione della super Camera di commercio del sud-est, che accorpa le realtà di Catania, Siracusa e Ragusa, ed avrà sede a Catania. Ieri la Conferenza Stato-Regioni, riunita a Roma ha espresso il proprio parere favorevole alla super Camera, dicendo “no” alle proposte di revoca dell’accorpamento che erano state avanzate nei mesi scorsi dalle associazioni legate a Confindustria e alla Cna, che avevano avuto il sostegno dal governatore Crocetta e da gran parte dei parlamentari nazionali e regionali insieme ai sindaci.  

Il ministero ha così recepito il piano di riparto deciso da Unioncamere nazionale fissato a 60 Camere di commercio in tutta Italia. Per la super Camera dove si attendono anche i ricorsi al Tar, e non mancano le polemiche, a vincere la competizione per il rinnovo del nuovo consiglio è stata la coalizione di associazioni a sostegno di Confcommercio che hanno candidato al vertice dell’ente Pietro Agen, già presidente di Confcommercio Sicilia.  

In Sicilia, sulla base del piano di accorpamenti delle realtà camerali, figurano la Camera di commercio di Palermo ed Enna, la Camera di commercio di Messina, e quella che riunisce le province di Trapani, Agrigento e Caltanissetta. La super Camera di commercio del sud-est, che vedrà insieme Catania, Siracusa e Ragusa, rappresenterà circa 200 mila aziende nelle tre province. Adesso entro trenta giorni l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Mariella Lo Bello, dovrà convocare il consiglio camerale che si riunirà a Catania, per eleggere il presidente.

 

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