Prenderanno il via, stamane, le tre giornate del primo “Live Surgery in Medicina del dolore” nelle sale operatorie dell’ospedale Muscatello di Augusta sotto la direzione scientifica dei responsabili delle Unità operative Medicina del Dolore delle Asp di Siracusa e di Enna, rispettivamente Marilina Schembari ed Emilia Lo Giudice, attraverso una collaborazione che ribadisce l’importanza di rafforzare il legame fra i nodi della Rete di terapia del dolore regionale.Un ristretto gruppo di medici, esperti in terapia del dolore e provenienti da diverse parti d’Italia, assisterà direttamente in sala operatoria, step by step, alle principali procedure interventistiche di terapia del dolore, con l’obiettivo di confrontare le diverse tecniche e perfezionarle.“Questo evento di rilevanza nazionale – dichiara Marilina Schembari – conferma che il lavoro fatto in questi anni ci ha permesso di raggiungere livelli che consentono di confrontarci con le realtà più avanzate. Oggi le procedure antalgiche percutanee possono rappresentare in alcuni casi una terapia“conservativa”, alternativa alla chirurgia.Oggi le procedure antalgiche percutanee possono rappresentare in alcuni casi una terapia “conservativa”, alternativa alla chirurgia. Sono molteplici gli interventi oggi a disposizione per sollevare il paziente dal fardello di un dolore cronico: la modulazione selettiva di nervi tramite le correnti a radiofrequenza o l’azione termica della crioterapia per i dolori facciali, per le neuropatie post-erpetiche e periferiche in genere; le applicazioni di laser o ozono su dischi erniati; le ricostruzioni con cemento di vertebre crollate; gli impianti di stimolatori midollari nei dolori più resistenti, come quelli post-chirurgici o successivi ad amputazione di arti o lesioni del midollo. Tutto questo è frutto dell’impegno di una equipe multidisciplinare nell’Azienda Sanitaria di Siracusa con un Ambulatorio dedicato nella sede dell’ospedale Rizza di viale Epipoli, che comprende due dirigenti medici, due infermieri, uno psicologo e, periodicamente anche un fisioterapista e un nutrizionista”.Lo Spoke Terapia del dolore dell’Asp di Siracusa è una struttura preposta ad erogare terapie farmacologiche, strumentali, chirurgiche, psicologiche e fisiche variamente integrate, inserite nei percorsi diagnostico-terapeutici della Rete di Terapia del Dolore Regionale alla quale si accede previa prenotazione al CUP. Nel contesto della rete offre anche prestazioni di consulenza-collaborazione, inambito ospedaliero e territoriale, con gli altri ambulatori antalgici e con altre discipline.“L’equipe multidisciplinare prende in carico il paziente – prosegue la dottoressa Schembari – condividendone la sofferenza nella sua globalità, accompagnandolo lungo un percorso attivo di visite etrattamenti graduali e continuativi, informandolo e guidandolo nell’acquisizione di abitudini corrette,con l’obiettivo di migliorarne la qualità di vita, anche in presenza di patologie dolorose inguaribili e degenerative. Poiché il dolore assorbe la dimensione più intima dell’individuo, la relazione tra il pazientee chi si prende cura del suo dolore si stabilizza fin da subito su un piano complesso che va oltre la clinica. Nel tempo si consolida una relazione equipe-paziente-famiglia, per alcuni dura da quasi dieci anni, che non solo motiva il paziente ma è essa stessa principio di terapia. Tutto ciò è stato possibile grazie al sostegno della Direzione strategica Aziendale che ha sempre creduto in questo progetto, recependo i decreti assessoriali in materia di terapia del dolore e permettendoci di svolgere l’attività negli opportuni spazi e con personale dedicato”. Navigazione articoli Salute. Schillaci: “L’errore del medico non sarà più reato“ Covid, Ministro Schillaci: “In autunno tornano vaccinazione per fragili e anziani”