Un terremoto di magnitudo 7.9 (dati Ingv) ha colpito alle ore 02.17 la Turchia, nella zona di Gaziantep, vicino al confine con la Siria: secondo le prime dichiarazioni dei funzionari turchi e siriani, riportate dalla Bbc, il bilancio delle vittime è di oltre 200 morti. Un centinaio i morti confermati in Turchia, dall’altra parte del confine, in Siria, le vittime sono almeno 230 e 600 i feriti. Il Ministro degli Interni turco, Süleyman Soylu ha dichiarato che 10 città della Turchia sono state colpite dal sisma, tra cui Kahramanmaras, Hatay, Gaziantep, Osmaniye, Adiyaman, Malatya, Sanliurfa, Adana, Diyarbakir, Kilis. Soylu ha dichiarato che le squadre di ricerca e soccorso del Paese sono state dispiegate e sono in “massima allerta “. Il bilancio è destinato, purtroppo, a salire. Le immagini delle devastazioni nelle città turche e siriane colpite dal sisma, purtroppo, fanno prevedere un bilancio drammatico delle vittime. I media statali siriani hanno anche riferito che un gran numero di edifici è crollato nella provincia di Aleppo. Nella provincia di Hatay, nel sud-est della Turchia epicentro del sisma, un’esplosione ha colpito un gasdotto e ha provocato un incendio. Dopo la fortissima scossa, l’Ingv aveva emesso un’allerta tsunami informando che l’onda di impatto dovrebbe arrivare sulla costa siciliana alle 6:35 su Siracusa‚ alle 6:39 a Catania e alle 6:40 a Messina. Successivamente l’onda potrebbe impattare su Portopalo di Capo Passero, Ginostra, Strombolicchio, Milazzo, Palermo, Marettimo, Gela, Pantelleria, Lampedusa, Porto Empedocle, Sciacca e Mazara del Vallo. Il Dipartimento regionale Protezione civile (Drpc) della Sicilia aveva invitato “i cittadini ad allontanarsi dal litorale basso‚ da zone portuali‚ e di avvisare la popolazione e porre la massima attenzione”. In un secondo momento il dipartimento regionale della protezione civile ha reso noto “che l’altezza di onda misurata in Turchia è molto più piccola del previsto e pari a circa 15 cm. Tuttavia i mareografi misurano successive onde, probabilmente causate da ulteriori scosse. Pertanto l’allarme, pur ridimensionato, permane!”. E ancora: “Il dipartimento regionale della protezione civile, tramite sala operativa e i dirigenti provinciali, ha attivato il sistema regionale ed è in contatto con le prefetture dell’isola e con i Sindaci dei comuni costieri. L’onda è già arrivata: prima sulla costa ionica da Eolie, Messina a Portopalo intorno alle 6.35 e poi raggiungerà tutte le coste dell’isola. Ai sindaci è stato raccomandato di attivare le procedure dei piani di protezione civile, di avvisare la popolazione posta nei litorali bassi e nelle zone portuali per eventuale allontanamento”. La circolazione ferroviaria in Sicilia, Calabria e Puglia, dove era stata sospesa a scopo cautelativo, dalle 6.30, a seguito dell’allerta del Dipartimento della Protezione Civile, per possibili onde di maremoto in arrivo sulle coste italiane dopo la scossa di terremoto tra Turchia e Siria, è ripresa regolarmente. Navigazione articoli Noto. Tentano furto in un bar: arrestate due persone Etna, record di interventi da parte del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano